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- GRAZIE ROBERTO e BENVENUTO GIOVANNI
FOTO GALLERY Quando e Dove 25/09/2022 Via Federico de Roberto, Milano, MI, Italia GRAZIE ROBERTO e BENVENUTO GIOVANNI Saluto a don Giovanni Salatino e grazie a don Roberto Villa Santa Messa di inizio anno pastorale 2022-2023 - 25/09/2022 Oggi è un giorno gioioso per noi, riuniti qui dalla Parola e dal Pane di vita, perché desideriamo esprimere il nostro benvenuto a don Giovanni: siamo certi che tu, don Giovanni, sarai per noi un punto di riferimento e una guida nel nostro cammino per poter crescere sempre di più nella fraternità. Pur inserita in un quartiere difficile con tante problematiche sociali, la nostra comunità ha sempre saputo essere solidale e accogliente, capace di mettersi in gioco anche in momenti di notevole difficoltà; quindi puoi sicuramente contare su di noi, saremo al tuo fianco per aiutarti a inserirti nella nostra realtà. Inoltre siamo qui per dire grazie a don Roberto per gli 11 anni durante i quali è stato per noi una presenza preziosa, una guida spirituale e un amico che non riusciremo a dimenticare. Caro don Roberto, grazie del bene che hai fatto alla nostra comunità: sei riuscito a tessere una fitta rete di relazioni all’interno della quale ciascuno si è sentito accolto, ascoltato, capito e accompagnato; ci hai aiutato a conoscere e a contemplare il volto misericordioso del Padre, ad amare in Lui il Figlio Gesù e a lasciarci plasmare dalla forza dello Spirito Santo. Sei stato un amico con cui dialogare e con cui fare tante cose belle insieme. Ci mancherai tantissimo e ti ricorderemo sempre, cercando di fare tesoro di tutto quello che con la parola e con l’esempio ci hai insegnato. Ti auguriamo di continuare il tuo cammino con la stessa forza e la stessa fede che abbiamo visto in te in questi anni. Allora benvenuto con gioia a don Giovanni e grazie di cuore a don Roberto! VEDI LE IMMAGINI DELLA FESTA
- GERTRUDE ALLO SPECCHIO
ANNO MANZONIANO Quando e Dove AUDIO INCONTRO Via Federico de Roberto, 20, Milano, MI, Italia GERTRUDE ALLO SPECCHIO VENERDI 29 SETTEMBRE ORE 21:00 presso la Parrocchia di Santa Lucia - Via F. De Roberto 20 - Milano si è svolto l'ultimo incontro programmato per la celebrazione da parte della nostra comunità dell'anno Manzoniano. L'incontro relativo ai temi dell’adolescenza, ha preso ispirazione dalla figura della monaca di Monza descritta dal Manzoni e dalla partecipazione all’incontro del dott. Mauro Cucci (neuropsichiatra) e di Silvio Premoli (professore e ricercatore dell'Università Cattolica di pedagogia e garante dei diritti dell'infanzia per il comune di Milano). tema dell'incontro: GERTRUDE ALLO SPECCHIO UN'ADOLESCENTE DI FRONTE A: LIBERTA' - VOLONTA' - CONDIZIONAMENTI 29 SET 2023 Dibattito 00:00 / 44:10 GERTRUDE ALLO SPECCHIO - Dibattito 29 SET 2023 Gli Innominati 00:00 / 21:06 GERTRUDE ALLO SPECCHIO - Intervista impossibile alla Monaca di Monza 29 SET 2023 M.Cucci - S.Premoli 00:00 / 40:30 GERTRUDE ALLO SPECCHIO: relazione del dott.Cucchi e del prof.Premoli
- NEL MAGICO MONDO DI ALICE
Quando e Dove 03/06/2023 Via Longarone, 5, Milano, MI, Italia NEL MAGICO MONDO DI ALICE TEATRO I ragazzi della Compagnia delle Arti I TUTTI ESAURITI presentano NEL MAGICO MONDO DI ALICE Sabato 03 GIUGNO 2023 ore 21:00 INGRESSO LIBERO Auditorium Don Edy Cremonesi Via Longarone 5 - 20157 Milano Parrocchia della Resurrezione di N.S.G.C .
- AVVENTO DI CARITA' 2021
FOTO GALLERY Quando e Dove AVVENTO 2021 AVVENTO DI CARITA' 2021 L'INIZIATIVA DI CARITA' scelta per l'avvento 2021da parte di tutte le parrocchie della Comunità Pastorale, riguarda il sostegno all'iniziativa della Caritas Ambrosiana sul progetto KENYA, DALLA GUERRA UN FUTURO DI SPERANZA. IL CONTESTO l Kenya ospita oltre 500.000 rifugiati che risiedono in due tra i più grandi campi profughi del mondo (Kakuma e Dadaab) e nella zona urbana di Nairobi. Le crisi protratte e i conflitti armati che investono i Paesi limitrofi (Somalia, Sud Sudan, Congo e di recente la regione del Tigrai in Etiopia), unitamente agli effetti del cambiamento climatico ed alla povertà cronica della regione del Corno d'Africa, alimentano un flusso continuo di rifugiati e sfollati verso il Kenya. Nel Marzo 2021 il Governo Kenyano ha annunciato la decisione di chiudere i campi profughi entro il 2022, GLI INTERVENTI Il progetto proposto intende raggiungere 50 famiglie di rifugiati e almeno 50 giovani, in 4 spazi di incontro messi a disposizione dalle Parrocchie. Le attività del progetto prevedono: ristrutturazione di 4 spazi di incontro per l'accoglienza, l'ascolto e l'accompagnamento dei rifugiati; supporto per la risposta ai bisogni primari (cibo, cure mediche, assistenza per l'affitto e spese necessarie); supporto psico-sociale e cura dei traumi; corsi di formazione professionale e accompagnamento nella ricerca del lavoro; incontri di riflessione sui temi del dialogo interreligioso, della pace e della riconciliazione; attività di comunicazione (video interviste, story-telling, testimonianze e materiale audio visivo). MODALITA' DI DONAZIONE Donazione direttamente in parrocchia oppure: Conto Corrente Postale n. 000013576228 intestato a Caritas Ambrosiana Onlus - Via San Bernardino 4 - 20122 Milano Conto Corrente Bancario IBAN: IT82Q0503401647000000064700 Banco BPM intestato a Caritas Ambrosiana Onlus Causale: Kenya: dalla guerra a un futuro di speranza Le offerte sono detraibili fiscalmente Per maggiori informazioni sulle donazioni è possibile chiamare il nostro numero dedicato ai sostenitori di Caritas Ambrosiana: 02.40703424
- IL MONDO HA BISOGNO DI LUCE
Quando e Dove 10/12/2023 Via Federico de Roberto, 20, Milano, MI, Italia IL MONDO HA BISOGNO DI LUCE RECITA/PREGHIERA DEI BAMBINI DEL CATECHISMO Domenica 10 dicembre si è svolta la tradizionale recita/preghiera in occasione della festività di Santa Lucia e del prossimo Natale, da parte dei bambini del catechismo dell'iniziazione cristiana. Tema di quest'anno è stato: IL MONDO HA BISOGNO DI LUCE che tra canti e preghiere, analizzava il tema della solitudine, della migrazione e della guerra, della povertà e dell'inquinamento ambientale. E' arrivata anche Santa Lucia che ha portato a tutti i bambini presenti il lumino da porre sui davanzali delle finestre la sera tra il 12 e 13 dicembre, nonchè gli immancabili doni. FOTO GALLERY DELLA RECITA E DELLA FESTA REGISTRAZIONI AUDIO RECITA UNA CITTA' PULITA 00:00 / 01:44 INSIEME SI PUO' 00:00 / 02:39 CARO GESU' TI SCRIVO 00:00 / 03:16 LA STESSA ARIA 00:00 / 02:55 PER UN AMICO 00:00 / 03:13
- SCUOLA DI PREGHIERA
Quando e Dove AVVENTO 2022 S.LUCIA - PENTECOSTE SCUOLA DI PREGHIERA APPUNTAMENTO DI FORMAZIONE L'iniziativa comunitaria per l'avvento 2022 è relativa alla catechesi/scuola di Preghiera sul Padre Nostro. Ultimo incontro nel consueto doppio orario delle 16:00 e delle 21:00 e saranno svolto nelle sedi della Parrocchia di Santa Lucia . Per le giornate, la sede ed il tema trattato, consulta la locandina sottostante.
- GIOVANI AL LAVORO
SPORTELLO LAVORO Quando e Dove GIOVANI AL LAVORO dall'articolo di Claudio URBANO su www.chiesadimilano.it «Giovani al lavoro», un aiuto per ripartire A Quarto Oggiaro, nell’ambito del progetto «Parrocchie e Periferia», attivato uno Sportello d’orientamento per chi ha difficoltà a trovare o mantenere un impiego. L’educatore Davide Ronzio: «Hanno bisogno di accompagnamento, di una comunità che si prenda cura di loro».
- AVVENTO 2023
Quando e Dove AUDIO INCONTRI AVVENTO 2023 CHIAMATA DI DIO, PIENEZZA DELL'UMANO Per questo AVVENTO 2023 la comunità pastorale ha organizzato una serie di incontri che approfondiscono alcuni spunti proposti dal nostro Arcivescovo nella lettera pastorale 2023-2024. 17 NOV ore 21:00 chiesa di Pentecoste: VOCAZIONE E LAVORO 24 NOV ore 21:00 chiesa di Santa Agnese: SENTIERI DI PACE 01 DIC ore 21:00 chiesa di Pentecoste: LA FEDELTA', COMPIMENTO DELL'AMORE 15 DIC ore 21:00 chiesa di Santa Lucia: L'EDUCAZIONE AFFETTIVA Consulta il volantino per approfondimenti sui temi ed i relatori e ascolta la registrazione audio degli incontri. REGISTRAZIONE AUDIO INCONTRI 17 DIC 2023 P.Lodovici-sr.L.Rossoni 00:00 / 1:17:08 L'EDUCAZIONE AFFETTIVA - "La condurrò nel deserto e parlerò al suo cuore" (Osea 2,16) 24 NOV 2023 A.Bergamini-A.Zanotti 00:00 / 1:37:21 SENTIERI DI PACE - "Beati gli operatori di pace" (Mt 5,9) 01 DIC 2023 M. e D. Nicolai 00:00 / 1:24:43 LA FEDELTA', COMPIMENTO DELL'AMORE: "Forte come la morte è l'amore" (Cantico 8) 17 NOV 2023 Andrea Tornielli 00:00 / 1:44:04 VOCAZIONE E LAVORO - "Vivrai del lavoro delle tue mani" (sal 128)
- MESSAGGI PER IL 2024
Quando e Dove 01/01/2024 MESSAGGI PER IL 2024 Messaggio del Santo Padre Francesco per la 57ma Giornata Mondiale della Pace (1° gennaio 2024) Pubblichiamo di seguito il testo del Messaggio del Santo Padre Francesco per la 57ma Giornata Mondiale della Pace, che si celebra il 1° gennaio 2024 sul tema “Intelligenza artificiale e pace”: Messaggio del Santo Padre Intelligenza artificiale e pace All’inizio del nuovo anno, tempo di grazia che il Signore dona a ciascuno di noi, vorrei rivolgermi al Popolo di Dio, alle nazioni, ai Capi di Stato e di Governo, ai Rappresentanti delle diverse religioni e della società civile, a tutti gli uomini e le donne del nostro tempo per porgere i miei auguri di pace. 1. Il progresso della scienza e della tecnologia come via verso la pace La Sacra Scrittura attesta che Dio ha donato agli uomini il suo Spirito affinché abbiano «saggezza, intelligenza e scienza in ogni genere di lavoro» (Es 35,31). L’intelligenza è espressione della dignità donataci dal Creatore, che ci ha fatti a sua immagine e somiglianza (cfr Gen 1,26) e ci ha messo in grado di rispondere al suo amore attraverso la libertà e la conoscenza. La scienza e la tecnologia manifestano in modo particolare tale qualità fondamentalmente relazionale dell’intelligenza umana: sono prodotti straordinari del suo potenziale creativo. Nella Costituzione Pastorale Gaudium et spes, il Concilio Vaticano II ha ribadito questa verità, dichiarando che «col suo lavoro e col suo ingegno l’uomo ha cercato sempre di sviluppare la propria vita». Quando gli esseri umani, «con l’aiuto della tecnica», si sforzano affinchè la terra «diventi una dimora degna di tutta la famiglia umana», agiscono secondo il disegno di Dio e cooperano con la sua volontà di portare a compimento la creazione e di diffondere la pace tra i popoli. Anche il progresso della scienza e della tecnica, nella misura in cui contribuisce a un migliore ordine della società umana, ad accrescere la libertà e la comunione fraterna, porta dunque al miglioramento dell’uomo e alla trasformazione del mondo. Giustamente ci rallegriamo e siamo riconoscenti per le straordinarie conquiste della scienza e della tecnologia, grazie alle quali si è posto rimedio a innumerevoli mali che affliggevano la vita umana e causavano grandi sofferenze. Allo stesso tempo, i progressi tecnico-scientifici, rendendo possibile l’esercizio di un controllo finora inedito sulla realtà, stanno mettendo nelle mani dell’uomo una vasta gamma di possibilità, alcune delle quali possono rappresentare un rischio per la sopravvivenza e un pericolo per la casa comune. I notevoli progressi delle nuove tecnologie dell’informazione, specialmente nella sfera digitale, presentano dunque entusiasmanti opportunità e gravi rischi, con serie implicazioni per il perseguimento della giustizia e dell’armonia tra i popoli. È pertanto necessario porsi alcune domande urgenti. Quali saranno le conseguenze, a medio e a lungo termine, delle nuove tecnologie digitali? E quale impatto avranno sulla vita degli individui e della società, sulla stabilità internazionale e sulla pace? 2. Il futuro dell’intelligenza artificiale tra promesse e rischi I progressi dell’informatica e lo sviluppo delle tecnologie digitali negli ultimi decenni hanno già iniziato a produrre profonde trasformazioni nella società globale e nelle sue dinamiche. I nuovi strumenti digitali stanno cambiando il volto delle comunicazioni, della pubblica amministrazione, dell’istruzione, dei consumi, delle interazioni personali e di innumerevoli altri aspetti della vita quotidiana. Inoltre, le tecnologie che impiegano una molteplicità di algoritmi possono estrarre, dalle tracce digitali lasciate su internet, dati che consentono di controllare le abitudini mentali e relazionali delle persone a fini commerciali o politici, spesso a loro insaputa, limitandone il consapevole esercizio della libertà di scelta. Infatti, in uno spazio come il web, caratterizzato da un sovraccarico di informazioni, possono strutturare il flusso di dati secondo criteri di selezione non sempre percepiti dall’utente. Dobbiamo ricordare che la ricerca scientifica e le innovazioni tecnologiche non sono disincarnate dalla realtà e «neutrali», ma soggette alle influenze culturali. In quanto attività pienamente umane, le direzioni che prendono riflettono scelte condizionate dai valori personali, sociali e culturali di ogni epoca. Dicasi lo stesso per i risultati che conseguono: essi, proprio in quanto frutto di approcci specificamente umani al mondo circostante, hanno sempre una dimensione etica, strettamente legata alle decisioni di chi progetta la sperimentazione e indirizza la produzione verso particolari obiettivi. Questo vale anche per le forme di intelligenza artificiale. Di essa, ad oggi, non esiste una definizione univoca nel mondo della scienza e della tecnologia. Il termine stesso, ormai entrato nel linguaggio comune, abbraccia una varietà di scienze, teorie e tecniche volte a far sì che le macchine riproducano o imitino, nel loro funzionamento, le capacità cognitive degli esseri umani. Parlare al plurale di “forme di intelligenza” può aiutare a sottolineare soprattutto il divario incolmabile che esiste tra questi sistemi, per quanto sorprendenti e potenti, e la persona umana: essi sono, in ultima analisi, “frammentari”, nel senso che possono solo imitare o riprodurre alcune funzioni dell’intelligenza umana. L’uso del plurale evidenzia inoltre che questi dispositivi, molto diversi tra loro, vanno sempre considerati come “sistemi socio-tecnici”. Infatti il loro impatto, al di là della tecnologia di base, dipende non solo dalla progettazione, ma anche dagli obiettivi e dagli interessi di chi li possiede e di chi li sviluppa, nonché dalle situazioni in cui vengono impiegati. L’intelligenza artificiale, quindi, deve essere intesa come una galassia di realtà diverse e non possiamo presumere a priori che il suo sviluppo apporti un contributo benefico al futuro dell’umanità e alla pace tra i popoli. Tale risultato positivo sarà possibile solo se ci dimostreremo capaci di agire in modo responsabile e di rispettare valori umani fondamentali come «l’inclusione, la trasparenza, la sicurezza, l’equità, la riservatezza e l’affidabilità». Non è sufficiente nemmeno presumere, da parte di chi progetta algoritmi e tecnologie digitali, un impegno ad agire in modo etico e responsabile. Occorre rafforzare o, se necessario, istituire organismi incaricati di esaminare le questioni etiche emergenti e di tutelare i diritti di quanti utilizzano forme di intelligenza artificiale o ne sono influenzati. L’immensa espansione della tecnologia deve quindi essere accompagnata da un’adeguata formazione alla responsabilità per il suo sviluppo. La libertà e la convivenza pacifica sono minacciate quando gli esseri umani cedono alla tentazione dell’egoismo, dell’interesse personale, della brama di profitto e della sete di potere. Abbiamo perciò il dovere di allargare lo sguardo e di orientare la ricerca tecnico-scientifica al perseguimento della pace e del bene comune, al servizio dello sviluppo integrale dell’uomo e della comunità. La dignità intrinseca di ogni persona e la fraternità che ci lega come membri dell’unica famiglia umana devono stare alla base dello sviluppo di nuove tecnologie e servire come criteri indiscutibili per valutarle prima del loro impiego, in modo che il progresso digitale possa avvenire nel rispetto della giustizia e contribuire alla causa della pace. Gli sviluppi tecnologici che non portano a un miglioramento della qualità di vita di tutta l’umanità, ma al contrario aggravano le disuguaglianze e i conflitti, non potranno mai essere considerati vero progresso. L’intelligenza artificiale diventerà sempre più importante. Le sfide che pone sono tecniche, ma anche antropologiche, educative, sociali e politiche. Promette, ad esempio, un risparmio di fatiche, una produzione più efficiente, trasporti più agevoli e mercati più dinamici, oltre a una rivoluzione nei processi di raccolta, organizzazione e verifica dei dati. Occorre essere consapevoli delle rapide trasformazioni in atto e gestirle in modo da salvaguardare i diritti umani fondamentali, rispettando le istituzioni e le leggi che promuovono lo sviluppo umano integrale. L’intelligenza artificiale dovrebbe essere al servizio del migliore potenziale umano e delle nostre più alte aspirazioni, non in competizione con essi. 3. La tecnologia del futuro: macchine che imparano da sole Nelle sue molteplici forme l’intelligenza artificiale, basata su tecniche di apprendimento automatico (machine learning), pur essendo ancora in fase pionieristica, sta già introducendo notevoli cambiamenti nel tessuto delle società, esercitando una profonda influenza sulle culture, sui comportamenti sociali e sulla costruzione della pace. Sviluppi come il machine learning o come l’apprendimento profondo (deep learning) sollevano questioni che trascendono gli ambiti della tecnologia e dell’ingegneria e hanno a che fare con una comprensione strettamente connessa al significato della vita umana, ai processi basilari della conoscenza e alla capacità della mente di raggiungere la verità. L’abilità di alcuni dispositivi nel produrre testi sintatticamente e semanticamente coerenti, ad esempio, non è garanzia di affidabilità. Si dice che possano “allucinare”, cioè generare affermazioni che a prima vista sembrano plausibili, ma che in realtà sono infondate o tradiscono pregiudizi. Questo pone un serio problema quando l’intelligenza artificiale viene impiegata in campagne di disinformazione che diffondono notizie false e portano a una crescente sfiducia nei confronti dei mezzi di comunicazione. La riservatezza, il possesso dei dati e la proprietà intellettuale sono altri ambiti in cui le tecnologie in questione comportano gravi rischi, a cui si aggiungono ulteriori conseguenze negative legate a un loro uso improprio, come la discriminazione, l’interferenza nei processi elettorali, il prendere piede di una società che sorveglia e controlla le persone, l’esclusione digitale e l’inasprimento di un individualismo sempre più scollegato dalla collettività. Tutti questi fattori rischiano di alimentare i conflitti e di ostacolare la pace. 4. Il senso del limite nel paradigma tecnocratico Il nostro mondo è troppo vasto, vario e complesso per essere completamente conosciuto e classificato. La mente umana non potrà mai esaurirne la ricchezza, nemmeno con l’aiuto degli algoritmi più avanzati. Questi, infatti, non offrono previsioni garantite del futuro, ma solo approssimazioni statistiche. Non tutto può essere pronosticato, non tutto può essere calcolato; alla fine «la realtà è superiore all’idea» e, per quanto prodigiosa possa essere la nostra capacità di calcolo, ci sarà sempre un residuo inaccessibile che sfugge a qualsiasi tentativo di misurazione. Inoltre, la grande quantità di dati analizzati dalle intelligenze artificiali non è di per sé garanzia di imparzialità. Quando gli algoritmi estrapolano informazioni, corrono sempre il rischio di distorcerle, replicando le ingiustizie e i pregiudizi degli ambienti in cui esse hanno origine. Più diventano veloci e complessi, più è difficile comprendere perché abbiano prodotto un determinato risultato. Le macchine “intelligenti” possono svolgere i compiti loro assegnati con sempre maggiore efficienza, ma lo scopo e il significato delle loro operazioni continueranno a essere determinati o abilitati da esseri umani in possesso di un proprio universo di valori. Il rischio è che i criteri alla base di certe scelte diventino meno chiari, che la responsabilità decisionale venga nascosta e che i produttori possano sottrarsi all’obbligo di agire per il bene della comunità. In un certo senso, ciò è favorito dal sistema tecnocratico, che allea l’economia con la tecnologia e privilegia il criterio dell’efficienza, tendendo a ignorare tutto ciò che non è legato ai suoi interessi immediati. Questo deve farci riflettere su un aspetto tanto spesso trascurato nella mentalità attuale, tecnocratica ed efficientista, quanto decisivo per lo sviluppo personale e sociale: il “senso del limite”. L’essere umano, infatti, mortale per definizione, pensando di travalicare ogni limite in virtù della tecnica, rischia, nell’ossessione di voler controllare tutto, di perdere il controllo su sé stesso; nella ricerca di una libertà assoluta, di cadere nella spirale di una dittatura tecnologica. Riconoscere e accettare il proprio limite di creatura è per l’uomo condizione indispensabile per conseguire, o meglio, accogliere in dono la pienezza. Invece, nel contesto ideologico di un paradigma tecnocratico, animato da una prometeica presunzione di autosufficienza, le disuguaglianze potrebbero crescere a dismisura, e la conoscenza e la ricchezza accumularsi nelle mani di pochi, con gravi rischi per le società democratiche e la coesistenza pacifica. 5. Temi scottanti per l’etica In futuro, l’affidabilità di chi richiede un mutuo, l’idoneità di un individuo ad un lavoro, la possibilità di recidiva di un condannato o il diritto a ricevere asilo politico o assistenza sociale potrebbero essere determinati da sistemi di intelligenza artificiale. La mancanza di diversificati livelli di mediazione che questi sistemi introducono è particolarmente esposta a forme di pregiudizio e discriminazione: gli errori sistemici possono facilmente moltiplicarsi, producendo non solo ingiustizie in singoli casi ma anche, per effetto domino, vere e proprie forme di disuguaglianza sociale. Talvolta, inoltre, le forme di intelligenza artificiale sembrano in grado di influenzare le decisioni degli individui attraverso opzioni predeterminate associate a stimoli e dissuasioni, oppure mediante sistemi di regolazione delle scelte personali basati sull’organizzazione delle informazioni. Queste forme di manipolazione o di controllo sociale richiedono un’attenzione e una supervisione accurate, e implicano una chiara responsabilità legale da parte dei produttori, di chi le impiega e delle autorità governative. L’affidamento a processi automatici che categorizzano gli individui, ad esempio attraverso l’uso pervasivo della vigilanza o l’adozione di sistemi di credito sociale, potrebbe avere ripercussioni profonde anche sul tessuto civile, stabilendo improprie graduatorie tra i cittadini. E questi processi artificiali di classificazione potrebbero portare anche a conflitti di potere, non riguardando solo destinatari virtuali, ma persone in carne ed ossa. Il rispetto fondamentale per la dignità umana postula di rifiutare che l’unicità della persona venga identificata con un insieme di dati. Non si deve permettere agli algoritmi di determinare il modo in cui intendiamo i diritti umani, di mettere da parte i valori essenziali della compassione, della misericordia e del perdono o di eliminare la possibilità che un individuo cambi e si lasci alle spalle il passato. In questo contesto non possiamo fare a meno di considerare l’impatto delle nuove tecnologie in ambito lavorativo: mansioni che un tempo erano appannaggio esclusivo della manodopera umana vengono rapidamente assorbite dalle applicazioni industriali dell’intelligenza artificiale. Anche in questo caso, c’è il rischio sostanziale di un vantaggio sproporzionato per pochi a scapito dell’impoverimento di molti. Il rispetto della dignità dei lavoratori e l’importanza dell’occupazione per il benessere economico delle persone, delle famiglie e delle società, la sicurezza degli impieghi e l’equità dei salari dovrebbero costituire un’alta priorità per la Comunità internazionale, mentre queste forme di tecnologia penetrano sempre più profondamente nei luoghi di lavoro. 6. Trasformeremo le spade in vomeri? In questi giorni, guardando il mondo che ci circonda, non si può sfuggire alle gravi questioni etiche legate al settore degli armamenti. La possibilità di condurre operazioni militari attraverso sistemi di controllo remoto ha portato a una minore percezione della devastazione da essi causata e della responsabilità del loro utilizzo, contribuendo a un approccio ancora più freddo e distaccato all’immensa tragedia della guerra. La ricerca sulle tecnologie emergenti nel settore dei cosiddetti “sistemi d’arma autonomi letali”, incluso l’utilizzo bellico dell’intelligenza artificiale, è un grave motivo di preoccupazione etica. I sistemi d’arma autonomi non potranno mai essere soggetti moralmente responsabili: l’esclusiva capacità umana di giudizio morale e di decisione etica è più di un complesso insieme di algoritmi, e tale capacità non può essere ridotta alla programmazione di una macchina che, per quanto “intelligente”, rimane pur sempre una macchina. Per questo motivo, è imperativo garantire una supervisione umana adeguata, significativa e coerente dei sistemi d’arma. Non possiamo nemmeno ignorare la possibilità che armi sofisticate finiscano nelle mani sbagliate, facilitando, ad esempio, attacchi terroristici o interventi volti a destabilizzare istituzioni di governo legittime. Il mondo, insomma, non ha proprio bisogno che le nuove tecnologie contribuiscano all’iniquo sviluppo del mercato e del commercio delle armi, promuovendo la follia della guerra. Così facendo, non solo l’intelligenza, ma il cuore stesso dell’uomo, correrà il rischio di diventare sempre più “artificiale”. Le più avanzate applicazioni tecniche non vanno impiegate per agevolare la risoluzione violenta dei conflitti, ma per pavimentare le vie della pace. In un’ottica più positiva, se l’intelligenza artificiale fosse utilizzata per promuovere lo sviluppo umano integrale, potrebbe introdurre importanti innovazioni nell’agricoltura, nell’istruzione e nella cultura, un miglioramento del livello di vita di intere nazioni e popoli, la crescita della fraternità umana e dell’amicizia sociale. In definitiva, il modo in cui la utilizziamo per includere gli ultimi, cioè i fratelli e le sorelle più deboli e bisognosi, è la misura rivelatrice della nostra umanità. Uno sguardo umano e il desiderio di un futuro migliore per il nostro mondo portano alla necessità di un dialogo interdisciplinare finalizzato a uno sviluppo etico degli algoritmi – l’algor-etica –, in cui siano i valori a orientare i percorsi delle nuove tecnologie[12]. Le questioni etiche dovrebbero essere tenute in considerazione fin dall’inizio della ricerca, così come nelle fasi di sperimentazione, progettazione, produzione, distribuzione e commercializzazione. Questo è l’approccio dell’etica della progettazione, in cui le istituzioni educative e i responsabili del processo decisionale hanno un ruolo essenziale da svolgere. 7. Sfide per l’educazione Lo sviluppo di una tecnologia che rispetti e serva la dignità umana ha chiare implicazioni per le istituzioni educative e per il mondo della cultura. Moltiplicando le possibilità di comunicazione, le tecnologie digitali hanno permesso di incontrarsi in modi nuovi. Tuttavia, rimane la necessità di una riflessione continua sul tipo di relazioni a cui ci stanno indirizzando. I giovani stanno crescendo in ambienti culturali pervasi dalla tecnologia e questo non può non mettere in discussione i metodi di insegnamento e formazione. L’educazione all’uso di forme di intelligenza artificiale dovrebbe mirare soprattutto a promuovere il pensiero critico. È necessario che gli utenti di ogni età, ma soprattutto i giovani, sviluppino una capacità di discernimento nell’uso di dati e contenuti raccolti sul web o prodotti da sistemi di intelligenza artificiale. Le scuole, le università e le società scientifiche sono chiamate ad aiutare gli studenti e i professionisti a fare propri gli aspetti sociali ed etici dello sviluppo e dell’utilizzo della tecnologia. La formazione all’uso dei nuovi strumenti di comunicazione dovrebbe tenere conto non solo della disinformazione, delle fake news, ma anche dell’inquietante recrudescenza di «paure ancestrali [...] che hanno saputo nascondersi e potenziarsi dietro nuove tecnologie»[13]. Purtroppo, ancora una volta ci troviamo a dover combattere “la tentazione di fare una cultura dei muri, di alzare muri per impedire l’incontro con altre culture, con altra gente”[14] e lo sviluppo di una coesistenza pacifica e fraterna. 8. Sfide per lo sviluppo del diritto internazionale La portata globale dell’intelligenza artificiale rende evidente che, accanto alla responsabilità degli Stati sovrani di disciplinarne l’uso al proprio interno, le Organizzazioni internazionali possono svolgere un ruolo decisivo nel raggiungere accordi multilaterali e nel coordinarne l’applicazione e l’attuazione[15]. A tale proposito, esorto la Comunità delle nazioni a lavorare unita al fine di adottare un trattato internazionale vincolante, che regoli lo sviluppo e l’uso dell’intelligenza artificiale nelle sue molteplici forme. L’obiettivo della regolamentazione, naturalmente, non dovrebbe essere solo la prevenzione delle cattive pratiche, ma anche l’incoraggiamento delle buone pratiche, stimolando approcci nuovi e creativi e facilitando iniziative personali e collettive[16]. In definitiva, nella ricerca di modelli normativi che possano fornire una guida etica agli sviluppatori di tecnologie digitali, è indispensabile identificare i valori umani che dovrebbero essere alla base dell’impegno delle società per formulare, adottare e applicare necessari quadri legislativi. Il lavoro di redazione di linee guida etiche per la produzione di forme di intelligenza artificiale non può prescindere dalla considerazione di questioni più profonde riguardanti il significato dell’esistenza umana, la tutela dei diritti umani fondamentali, il perseguimento della giustizia e della pace. Questo processo di discernimento etico e giuridico può rivelarsi un’occasione preziosa per una riflessione condivisa sul ruolo che la tecnologia dovrebbe avere nella nostra vita individuale e comunitaria e su come il suo utilizzo possa contribuire alla creazione di un mondo più equo e umano. Per questo motivo, nei dibattiti sulla regolamentazione dell’intelligenza artificiale, si dovrebbe tenere conto della voce di tutte le parti interessate, compresi i poveri, gli emarginati e altri che spesso rimangono inascoltati nei processi decisionali globali. * * * * * Spero che questa riflessione incoraggi a far sì che i progressi nello sviluppo di forme di intelligenza artificiale servano, in ultima analisi, la causa della fraternità umana e della pace. Non è responsabilità di pochi, ma dell’intera famiglia umana. La pace, infatti, è il frutto di relazioni che riconoscono e accolgono l’altro nella sua inalienabile dignità, e di cooperazione e impegno nella ricerca dello sviluppo integrale di tutte le persone e di tutti i popoli. La mia preghiera all’inizio del nuovo anno è che il rapido sviluppo di forme di intelligenza artificiale non accresca le troppe disuguaglianze e ingiustizie già presenti nel mondo, ma contribuisca a porre fine a guerre e conflitti, e ad alleviare molte forme di sofferenza che affliggono la famiglia umana. Possano i fedeli cristiani, i credenti di varie religioni e gli uomini e le donne di buona volontà collaborare in armonia per cogliere le opportunità e affrontare le sfide poste dalla rivoluzione digitale, e consegnare alle generazioni future un mondo più solidale, giusto e pacifico. Dal Vaticano, 8 dicembre 2023 FRANCESCO Messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per il nuovo anno 2024
- ANNO MANZONIANO
FOTO GALLERY CONTENUTI EXTRA PROMESSI SPOSI Quando e Dove 2023 Via Federico de Roberto, 20, Milano, MI, Italia ANNO MANZONIANO L'anno 2023 è stato dedicato al ricordo di uno dei più importanti esponenti della nostra letteratura ovvero ai centocinquant’anni dalla morte: Alessandro Manzoni. La comunità pastorale Cenacolo, , ha inteso celebrare questo importante anniversario mettendo in campo una serie di iniziative puntando sostanzialmente a due obiettivi: uno quello di sfatare il mito di un Manzoni vecchio, bigotto, paternalista e moralista, che suscita solo noia e fastidio, per restituire invece il ritratto di un uomo che, con la sua vita e le sue opere, ha ancora molto da dire al nostro oggi così pieno di contraddizioni; il secondo quello di puntare l’attenzione sul nostro quartiere di periferia, così complesso e – perché no? – interessante, per dimostrare che anche in un contesto popolare le iniziative culturali sono opportune, anzi, necessarie perché quel territorio e le persone che lo abitano riscoprano la propria identità, i punti di forza e debolezza e possano essere in qualche modo “ luce ” per l’intera città, non il fanalino di coda ma il faro anteriore, che indica la strada! Pertanto nel corso dell’anno sono state organizzate varie iniziative, tra cui: ALESSANDRO nostro compagno di strada alla ricerca della verità Allestimento di una mostra permanente sulle opere dell’autore ed in particolare dell’opera PROMESSI SPOSI. Tale mostra aperta il 22/01/2023 è stata visitabile gratuitamente presso la Chiesa di Santa Lucia o visionabile nei “ CONTENUTI EXTRA ” di questa pagina. La mostra ha anche assunto un carattere itinerante in quanto è stata esposta in alcuni istituti scolastici del circondario, a Pandino (CR) e presso il comune di RHO (MI). UNA LUCE TRA LE TENEBRE La cura dell'altro nella tragedia della pandemia Incontro sul tema della PANDEMIA (la nuova “peste”) avvenuto il 14/06/2023 con la relazione del dott. Agostino Zambelli, infettivologo dell'ospedale Sacco che ha raccontato l'esperienza umana all'interno dell'ospedale durante la pandemia del Covid-19 ( vedi/senti le letture manzoniane dell'incontro e la relazione del dott. Zambelli ) 14 GIUGNO ore 21:00 Incontro con il dott. Agostino ZAMBELLI, DIRETTORE RESPONSABILE CURE PALLIATIVE HOSPICE MALATTIE INFETTIVE dell'ospedale Sacco di Milano. IL SUGO DELLA STORIA Cena del matrimonio di Lucia e Renzo 18 novembre ore 20:00 a Santa Lucia Con la cena del "matrimonio di Lucia e Renzo" all'Osteria della Luna Piena, si sono conclusi gli eventi organizzati per il 150° anniversario della morte di Alessandro Manzoni. La cena che ha visto la partecipazione di 100 persone, ha contribuito al fondo delle nostre CARITAS parrocchiali destinato a situazioni familiari che stanno intraprendendo percorsi di emancipazione e riscatto. 〚🔍 Guarda la photo-gallery 〛 LELLA COSTA LEGGE I PROMESSI SPOSI Lettura di alcuni brani dei promessi sposi avvenuta il 22/01/2023 da parte di LELLA COSTA che ci ha “inchiodato per novanta minuti con il suono della sua voce; una voce ricchissima di colori, di sfumature, come la tavolozza di un pittore innamorato della natura, della luce.”; il tutto seguito da una merenda “Manzoniana”, con la riproduzione di dolci e liquori secondo le ricette dell’epoca (vedi foto in FOTO GALLERY ". PASSEGGIATA MANZONIANA 24 giugno - Abbiamo ripercorso a piedi le orme di Renzo, passeggiando per i luoghi della sua venuta a Milano, così come descritto nel romanzo dei PROMESSI SPOSI ( vedi la foto gallery dell'evento ) IL BUON SENSO C'ERA, MA SE NE STAVA NASCOSTO, PER PAURA DEL SENSO COMUNE Lungo il tempo di quaresima, la comunità cristiana propone tre appuntamenti aperti al quartiere: LA CHIESA, LA CONVERSIONE, LA GIUSTIZIA SOCIALE Incontri quaresimali sul tema: LA CHIESA, LA CONVERSIONE, LA GIUSTIZIA SOCIALE ( vedi l'iniziativa e le audio - registrazioni degli incontri ) 10 MARZO ore 21:00 La chiesa di ieri e la chiesa di oggi, in un mondo che cambia (Don Abbondio, frà Cristoforo, Cardinale Borromeo) - Don Giuliano Zanchi 17 MARZO ore 21:00 Dio perdona tante cose, per un'opera di misericordia (P.S. cap XXI) - Franco Bonisoli 24 MARZO ore 21:00 "Ecco se c'è pane!". gridarono cento voci insieme (P.S. cap XII) - Riccardo Moro, Diego Motta GERTRUDE ALLO SPECCHIO Un'adolescente di fronte a: Libertà - Volontà - Condizionamenti 29 settembre , incontro sui temi dell’adolescenza, lasciandoci ispirare dalla figura della monaca di Monza descritta dal Manzoni e dalla partecipazione all’incontro del dott. Mauro Cucci (neuropsichiatra) e di Silvio Premoli (professore e ricercatore dell'Università Cattolica di pedagogia e garante dei diritti dell'infanzia per il comune di Milano). [ ascolta le letture manzoniane e le relazioni del dott. Cucci e del prof. Premoli ] Gli " INNOMINATI " all'Osteria della luna piena, durante la camminata "sulle orme di Renzo".










