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VETRATE di SANTA LUCIA

Durante il corso dell'anno 1985, vengono realizzate le ampie vetrate colorate che inondano di luce e colore la chiesa.

Linee e forme, ordinate e disciplinate secondo le leggi di una rigorosa criptografia di simboli, si dichiarano con incisività e grande forza espressiva.

Ecco il grande cerchio, per quattro volte iterato, a rappresentare lo Spirito Divino nelle sue diverse manifestazioni: Spirito Creatore, Spirito Solare, Spirito Redentore e Eucaristico.

Il grande triangolo, in consonanza con la consuetudine iconografica è l'immagine di Dio, Uno e Trino.

Il quadrato, simbolo dei quattro Vangeli. Il triangolo piccolo, è l'Uomo nella sua pochezza.

La grande fascia colorata che percorre trasversalmente le prime tre vetrate, sta ad indicare l'Onnipresenza Divina nel corso della storia dell'uomo.

L'opera è stata interamente realizzata dal maestro d'arte Elvis Ongaro che per molti anni ha fatto parte dei giovani dell'oratorio di Santa Lucia, che hai tempi della realizzazione aveva 20 anni.

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 LA CREAZIONE

La prima vetrata ha come tema la Creazione.

La sua superficie è ripartita, come il telaio di sostegno, in cinque colonne verticali distinte ognuna da un unico colore di fondo.

Ogni colonna descrive un momento della creazione, secondo questo ordine:

  • Creazione delle stelle e delle galasie

  • Formazione dei pianeti

  • Creazione dei vegetali

  • Creazione dell’aria e della pioggia

  • Creazione della terra

 

Nell’ultima colonna vi è anche la creazione dell’uomo, sotto forma di un embrione blu, “ …perché dalla terra sei stato tratto” Gen.3,23. Empre nella genesi è scritto; “… e sulle acque aleggiava lo spirito di Dio” Gen.1,2 così come il cerchio con le due mezzelune ai lati è sospeso nel mezzo della composizione

LA CACCIATA DALL'EDEN

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La seconda vetrata ha come tema la Cacciata dall’Eden

Al centro il triangolo giallo che allontana da sé i due triangoli minori, così come Dio caccia la prima coppia rea di aver tratto cibo dall’albero del Bene e del Male.

L’albero proibito è un ventaglio multicolore che si dispiega intorno al grande triangolo.

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LA REDENZIONE

Nella terza vetrata della Redenzione sono raccolti gli strumenti attraverso i quali essa si realizza.

La Croce, diventa una lunga striscia rosso con il braccio minore turchese, in diagonale, per tutta la lunghezza della vetrata. I due triangoli (blu), a simboleggiare l’uomo e la donna, qui trascolorano (in rosa), grazie al sacramento dell’Eucarestia che li purifica.

Ancora, lo Spirito Redentore, congloba l’umanità condottagli dal Vangelo (secondo cerchio a sinistra della vetrata).

Ma l’intera composizione è dominata dalla grande sagoma centrale in primo piano, una grande porta aperta la cui ombra, proiettata in due direzioni opposte, è colorata in arancio e blu. Questo è il tempio di Dio e il Corpo stesso della Chiesa.

LA RESURREZIONE

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Infine, la quarta è la vetrata della RESURREZIONE, della vittoria sulla Morte, è l’uscita dal Sepolcro, dal mondo delle Tenebre.

Di questo mondo restano ormai soltanto poche tracce: sono delle lunghe bande nere che formano i lati dei due triangoli sovrapposti.

Alle spalle di questa struttura sale il grande triangolo Divino (viola e arancione) che, dalla sua posizione di maestà, si manifesta in tutto il suo splendore, mentre l’umanità, rappresentata da una moltitudine di triangoli multicolori, partecipa della sua Gloria, convergendo da tutte le direzioni.

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