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  • PROGETTO NEETWORK

    Quando e Dove ​ Via Federico de Roberto, 20, Milano, MI, Italia PROGETTO NEETWORK PROGETTO NEETWORK

  • RICORDO di Sorella ASSUNTA

    Quando e Dove 16 maggio 2023 Via Arsia, 3, Milano, MI, Italia RICORDO di Sorella ASSUNTA FIACCOLATA E SANTO ROSARIO IN MEMORIA DI SORELLA ASSUNTA Ritrovo alle 20:30 in via G.B. Grassi 23 (luogo dove sorella Assunta è stata investita), dove si pregherà il Magnificat per poi proseguire fino al cortile di via Zoagli 1. Qui si reciterà il s.Rosario alle ore 20:30. In caso di pioggia ricorderemo la nostra Sorella Assunta nella Chiesa di Santa Agnese.

  • PROGETTO NEETWORK

    Quando e Dove ​ Via Federico de Roberto, 20, Milano, MI, Italia PROGETTO NEETWORK PROGETTO NEETWORK

  • FESTA CON FRANCESCO e CARLO

    Quando e Dove 06 APRILE 2024 Via Federico de Roberto, 20, Milano, MI, Italia FESTA CON FRANCESCO e CARLO L'oratorio di SANTA LUCIA con l'Associazione CIA' CA VEMM di Casorezzo e amici PRESENTANO FESTA CON FRANCESCO e CARLO 06 APRILE 2024 Via Federico De Roberto 20 - Milano Programma: dalle 19:00 gastronomia dell'UMBRIA (salamelle, patatine, ecc.) 20:30 San Francesco e Beato Carlo OGGI: più di un FILM ! 21:15 Giocone all'UMBRIIA 21:45 DJ SET e balli di gruppo INFO E PRENOTAZIONI è gradita la prenotazione tramite i seguenti contatti: INVIARE UN MESSAGGIO WHATSAPP al numero 3518451173 PRENOTAZIONE online sul sito www.ciacavemm.it L'INTERO RICAVATO SARA' A SOSTEGNO DELL'ORATORIO SANTA LUCIA E DEL PELLEGRINAGGIO AD ASSISI; è in progetto il portare una ventina di preadolescenti della Comunità Pastorale ad Assisi e nei luoghi di Francesco. Contiamo sulla vostra partecipazione per contribuire a questa causa e per mangiare in compagnia un buon panino e bere un'ottima birra.

  • PENSIERO DI NATALE

    Quando e Dove NATALE 2022 Via Federico de Roberto, 20, Milano, MI, Italia PENSIERO DI NATALE Mentre Giuseppe e Maria erano in viaggio verso Betlemme, un angelo radunò tutti gli animali per scegliere i più adatti ad aiutare la Santa Famiglia nella stalla. Per primo, naturalmente, si presentò il leone. “Solo un re è degno di servire il Re del mondo”, ruggì “io mi piazzerò all'entrata e sbranerò tutti quelli che tenteranno di avvicinarsi al Bambino!”. “Sei troppo violento” disse l’angelo. Subito dopo si avvicinò la volpe. Con aria furba e innocente, insinuò: “Io sono l’animale più adatto. Per il figlio di Dio ruberò tutte le mattine il miele migliore e il latte più profumato. Porterò a Maria e Giuseppe tutti i giorni un bel pollo!” “Sei troppo disonesta”, disse l’angelo. Tronfio e splendente arrivò il pavone. Sciorinò la sua magnifica ruota color dell’iride: “Io trasformerò quella povera stalla in una reggia più bella dei palazzo di Salomone!”. “Sei troppo vanitoso” disse l’angelo. Passarono, uno dopo l’altro, tanti animali ciascuno magnificando il suo dono. Invano. L’angelo non riusciva a trovarne uno che andasse bene. Vide però che l’asino e il bue continuavano a lavorare, con la testa bassa, nel campo di un contadino, nei pressi della grotta. L’angelo li chiamò: “E voi non avete niente da offrire?”. “Niente”, rispose l’asino e afflosciò mestamente le lunghe orecchie, “noi non abbiamo imparato niente oltre all’umiltà e alla pazienza. Tutto il resto significa solo un supplemento di bastonate!”. Ma il bue, timidamente, senza alzare gli occhi, disse: “Però potremmo di tanto in tanto cacciare le mosche con le nostre code”. L’angelo finalmente sorrise: “Voi siete quelli giusti!”. 1 la visita di Dio nella nostra storia. Luca ci dice il tempo e il luogo precisi in cui Gesù nasce. È un tempo, come il nostro, dove fa cronaca la storia dei potenti che vogliono stringere in pugno le sorti della terra e in cui la storia dei semplici fa da corollario spesso insignificante: giorni di fatica e di obbedienza a un quotidiano a tratti difficile e a tratti pieno di sorprese. Proprio in questo tempo Dio decide di piantare i paletti della sua tenda, di volerci stringere a sé in un abbraccio che è condivisione totale, comunione, vicinanza, prossimità. Creatura e Creatore si danno appuntamento nella carne di quel bambino. Sotto i nostri giorni scorre il fiume della Storia di Dio con noi, palpita un Regno in cui sono sovvertite tutte le logiche del mondo e in cui ritrova valore e conta solo l’Amore. Cambia tutto se iniziamo a considerare così il nostro tempo: ci sentiremo liberati dal peso di un nulla che sembra volerci inghiottire alla meta delle nostre tante corse. Il tempo diventa occasione di incontro con questo Dio per imparare ad amare ogni fratello, i giorni carichi di dovere, se vissuti in questo abbraccio, sono occasione di santità e dalle nostre case si sprigionerà un tale potenziale di novità da sovvertire e da rivoluzionare l’intera città. 2 il segno paradossale. Il silenzio di Dio o la presenza di Dio dove non ce lo aspetteremmo? Questo è il segno: un bambino, piccolo, appena nato, avvolto in fasce e che sta in una mangiatoia. Vorrei, se permettete, togliere per un attimo la patina di poesia a questa scena e rileggerla in tutta la sua scarna prosaicità. Provo a mettermi nei panni di Giuseppe e più ancora nei panni di Maria. Perché a loro, in quella notte, non è apparso nessun angelo a confortarli ma si sono sentiti addosso solo il rifiuto di mille porte sbattute in faccia. Avevano il compito di dare a questo bambino un futuro, una dignità e trovano solo lo squallore di una stalla dove appoggiare la loro stanchezza e la vulnerabilità di questo cucciolo. Io credo che quella notte la loro gioia sia stata velata di malinconia e di tristezza, e si saranno chiesti con tutta probabilità dove fosse Dio e la sua onnipotenza, dove si fosse cacciata la promessa del riscatto d’Israele, come mai tutto quel silenzio. E hanno stretto fra le mani solo la fragilità di quel piccolo. Ma questo è ormai il modo di essere di Dio. Fragile per essere accolto con un atto libero e non per imposizione, debole ed è tolto per sempre il pregiudizio di un Dio distante, giudice, nemico. Ritratto per farci spazio. Ferito per prendere fra le mani tutte le nostre ferite e trasformarle in feritoie di luce. 3 i pastori e noi come loro: più si è deboli e più si è adatti all’amore trasformante di Dio. E infine lo sguardo cade sui pastori, su questa gente giudicata come poco di buono, abbruttiti come le loro bestie, distanti e non poco dai precetti rituali della loro religione. Uomini che vivevano confinati e che su di sé non nutrivano più speranza alcuna. Proprio per loro quella notte il cielo si squarcia, sui loro destini segnati e sui loro orizzonti chiusi, e, come a nessun altro è dato, assistono, loro ripiegati nello squallore, al concerto più bello che l’umanità abbia ascoltato. Più si è deboli e più si è adatti all’amore trasformante di Dio. Non c’è punto così basso in cui l’uomo sia caduto che Dio non lo voglia prendere in braccio e portarlo a casa. E loro vedono il segno, lo sanno interpretare e tornano nei loro villaggi carichi di una Parola che non può essere trattenuta. Buon Natale fratello, perché buono è il Signore che nasce anche per te; è per te oggi il sorriso di Dio. Buon Natale, comunità amata di S. Lucia I vostri sacerdoti

  • PERIFERIA CENTRO DEL MONDO

    Quando e Dove Ottobre 2022 Via Carlo Perini, 27, 20157 Milano MI, Italia PERIFERIA CENTRO DEL MONDO UNA CHIESA PER QUARTO OGGIARO È quella della Pentecoste, degli architetti Podrecca e Castelli, consacrata nel 2017: una struttura di forte impatto, anche simbolico, centro aggregativo del quartiere Articolo comparso sul numero di ottobre 2022 sulla rivista IL SEGNO. Testo e foto di Luca Frigerio.

  • IL MONDO HA BISOGNO DI LUCE

    Quando e Dove 10/12/2023 Via Federico de Roberto, 20, Milano, MI, Italia IL MONDO HA BISOGNO DI LUCE RECITA/PREGHIERA DEI BAMBINI DEL CATECHISMO Domenica 10 dicembre si è svolta la tradizionale recita/preghiera in occasione della festività di Santa Lucia e del prossimo Natale, da parte dei bambini del catechismo dell'iniziazione cristiana. Tema di quest'anno è stato: IL MONDO HA BISOGNO DI LUCE che tra canti e preghiere, analizzava il tema della solitudine, della migrazione e della guerra, della povertà e dell'inquinamento ambientale. E' arrivata anche Santa Lucia che ha portato a tutti i bambini presenti il lumino da porre sui davanzali delle finestre la sera tra il 12 e 13 dicembre, nonchè gli immancabili doni.

  • PENSIERO DI NATALE

    Quando e Dove NATALE 2022 Via Federico de Roberto, 20, Milano, MI, Italia PENSIERO DI NATALE Mentre Giuseppe e Maria erano in viaggio verso Betlemme, un angelo radunò tutti gli animali per scegliere i più adatti ad aiutare la Santa Famiglia nella stalla. Per primo, naturalmente, si presentò il leone. “Solo un re è degno di servire il Re del mondo”, ruggì “io mi piazzerò all'entrata e sbranerò tutti quelli che tenteranno di avvicinarsi al Bambino!”. “Sei troppo violento” disse l’angelo. Subito dopo si avvicinò la volpe. Con aria furba e innocente, insinuò: “Io sono l’animale più adatto. Per il figlio di Dio ruberò tutte le mattine il miele migliore e il latte più profumato. Porterò a Maria e Giuseppe tutti i giorni un bel pollo!” “Sei troppo disonesta”, disse l’angelo. Tronfio e splendente arrivò il pavone. Sciorinò la sua magnifica ruota color dell’iride: “Io trasformerò quella povera stalla in una reggia più bella dei palazzo di Salomone!”. “Sei troppo vanitoso” disse l’angelo. Passarono, uno dopo l’altro, tanti animali ciascuno magnificando il suo dono. Invano. L’angelo non riusciva a trovarne uno che andasse bene. Vide però che l’asino e il bue continuavano a lavorare, con la testa bassa, nel campo di un contadino, nei pressi della grotta. L’angelo li chiamò: “E voi non avete niente da offrire?”. “Niente”, rispose l’asino e afflosciò mestamente le lunghe orecchie, “noi non abbiamo imparato niente oltre all’umiltà e alla pazienza. Tutto il resto significa solo un supplemento di bastonate!”. Ma il bue, timidamente, senza alzare gli occhi, disse: “Però potremmo di tanto in tanto cacciare le mosche con le nostre code”. L’angelo finalmente sorrise: “Voi siete quelli giusti!”. 1 la visita di Dio nella nostra storia. Luca ci dice il tempo e il luogo precisi in cui Gesù nasce. È un tempo, come il nostro, dove fa cronaca la storia dei potenti che vogliono stringere in pugno le sorti della terra e in cui la storia dei semplici fa da corollario spesso insignificante: giorni di fatica e di obbedienza a un quotidiano a tratti difficile e a tratti pieno di sorprese. Proprio in questo tempo Dio decide di piantare i paletti della sua tenda, di volerci stringere a sé in un abbraccio che è condivisione totale, comunione, vicinanza, prossimità. Creatura e Creatore si danno appuntamento nella carne di quel bambino. Sotto i nostri giorni scorre il fiume della Storia di Dio con noi, palpita un Regno in cui sono sovvertite tutte le logiche del mondo e in cui ritrova valore e conta solo l’Amore. Cambia tutto se iniziamo a considerare così il nostro tempo: ci sentiremo liberati dal peso di un nulla che sembra volerci inghiottire alla meta delle nostre tante corse. Il tempo diventa occasione di incontro con questo Dio per imparare ad amare ogni fratello, i giorni carichi di dovere, se vissuti in questo abbraccio, sono occasione di santità e dalle nostre case si sprigionerà un tale potenziale di novità da sovvertire e da rivoluzionare l’intera città. 2 il segno paradossale. Il silenzio di Dio o la presenza di Dio dove non ce lo aspetteremmo? Questo è il segno: un bambino, piccolo, appena nato, avvolto in fasce e che sta in una mangiatoia. Vorrei, se permettete, togliere per un attimo la patina di poesia a questa scena e rileggerla in tutta la sua scarna prosaicità. Provo a mettermi nei panni di Giuseppe e più ancora nei panni di Maria. Perché a loro, in quella notte, non è apparso nessun angelo a confortarli ma si sono sentiti addosso solo il rifiuto di mille porte sbattute in faccia. Avevano il compito di dare a questo bambino un futuro, una dignità e trovano solo lo squallore di una stalla dove appoggiare la loro stanchezza e la vulnerabilità di questo cucciolo. Io credo che quella notte la loro gioia sia stata velata di malinconia e di tristezza, e si saranno chiesti con tutta probabilità dove fosse Dio e la sua onnipotenza, dove si fosse cacciata la promessa del riscatto d’Israele, come mai tutto quel silenzio. E hanno stretto fra le mani solo la fragilità di quel piccolo. Ma questo è ormai il modo di essere di Dio. Fragile per essere accolto con un atto libero e non per imposizione, debole ed è tolto per sempre il pregiudizio di un Dio distante, giudice, nemico. Ritratto per farci spazio. Ferito per prendere fra le mani tutte le nostre ferite e trasformarle in feritoie di luce. 3 i pastori e noi come loro: più si è deboli e più si è adatti all’amore trasformante di Dio. E infine lo sguardo cade sui pastori, su questa gente giudicata come poco di buono, abbruttiti come le loro bestie, distanti e non poco dai precetti rituali della loro religione. Uomini che vivevano confinati e che su di sé non nutrivano più speranza alcuna. Proprio per loro quella notte il cielo si squarcia, sui loro destini segnati e sui loro orizzonti chiusi, e, come a nessun altro è dato, assistono, loro ripiegati nello squallore, al concerto più bello che l’umanità abbia ascoltato. Più si è deboli e più si è adatti all’amore trasformante di Dio. Non c’è punto così basso in cui l’uomo sia caduto che Dio non lo voglia prendere in braccio e portarlo a casa. E loro vedono il segno, lo sanno interpretare e tornano nei loro villaggi carichi di una Parola che non può essere trattenuta. Buon Natale fratello, perché buono è il Signore che nasce anche per te; è per te oggi il sorriso di Dio. Buon Natale, comunità amata di S. Lucia I vostri sacerdoti

  • SPAZIO ORIENTAMENTO LAVORO

    Orientamento LAVORO Quando e Dove ​ Via Carlo Perini, 27, 20157 Milano MI, Italia SPAZIO ORIENTAMENTO LAVORO E' aperto lo spazio orientamento lavoro. Da marzo 2022 è aperto lo spazio orientamento al lavoro, in collaborazione con i centri di ascolto Caritas, offre un percorso di ascolto. accoglienza e accompagnamento al lavoro. E' un servizio gratuito che ha come obiettivo quello di orientare gli utenti che ad esso si rivolgono, verso una ricerca di un lavoro più aderente alle proprie specializzazioni ed esperienze professionali. vedi volantino

  • GIANLUCA CHEMINI candidati preti 2022

    Quando e Dove 11/06/2022 DUOMO GIANLUCA CHEMINI candidati preti 2022 Conosciamo GIANLUCA CHEMINI che sarà ordinato Sacerdote dall'Arcivescovo il giorno 11 giugno 2022 alle ore 09:00 in Duomo. Sono nato Milano nel 1993 e sono originario della Parrocchia Santi Pietro e Paolo di Pogliano Milanese. Qui ho sempre frequentato l’oratorio e la parrocchia come animatore e poi come educatore. Durante gli anni dell’università ho iniziato a prendere sul serio l’inquietudine che sentivo nel cuore, così, su suggerimento di un prete amico, mi sono recato per qualche giorno di ritiro in un monastero e da lì è iniziato un cammino di discernimento e di accompagnamento spirituale. È nata in me una grande passione per Gesù. E aggiungo subito: il Gesù dei Vangeli. In particolare, mi ha molto affascinato sbirciare ogni giorno, nella preghiera della lectio divina, il maestro di Nazareth dalle pagine dei Vangeli e questo ha piano piano cambiato la mia vita. Dopo la laurea in lettere e qualche viaggio missionario ho deciso di entrare in monastero, in quanto mi sentivo chiamato alla vita monastica. Tuttavia – si sa, le vie del Signore sono infinite – dopo qualche tempo, ho avvertito sempre più forte in me il richiamo a condividere più da vicino la vita con la gente e ho compreso che il Signore mi chiamava a percorrere la via per diventare presbitero diocesano. DOMENICA 19 GIUGNO ore 10:30 presso la Parrocchia di SANTA LUCIA, santa messa celebrata da Don Gianluca Chemini, APPROFONDISCI: Facebook SEMINARIO DIOCESANO DI VENEGONO Chiesa di Milano: FUTURI PRETI NEL SEGNO DELLA PROMESSA IO SONO CON VOI: inno candidati preti 2022 Gianluca Chemini: Dante e S.Lucia - Paradiso canto

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