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  • DIETRO LA CROCE, con lo sguardo delle donne

    Quando e Dove VEN 8 Aprile ​ DIETRO LA CROCE, con lo sguardo delle donne VIA CRUCIS Via Crucis per le vie del quartiere con ritrovo alle ore 20:30 di venerdì 8 aprile nei seguenti punti di ritrovo Santa Lucia (anche per Pentecoste) Resurrezione Santa Agnese Santi Nazaro e Celso Sii confluirà verso villa Scheibler per concludere insieme in Resurrezione. CONFESSIONE COMUNITARIA Lunedì 11 aprile ore 17:00 in Santa Lucia ore 21:00 in Pentecoste

  • CONCERTO - NONA DI BEETHOVEN

    Quando e Dove 12 APR 2024 Via Carlo Perini, 27, 20157 Milano MI, Italia CONCERTO - NONA DI BEETHOVEN Il Coro Canticum Novum nasce nel 1989 fondato dal maestro Erina Gambarini. Dopo un biennio di preparazione inizia la sua attività concertistica ed arriverà in breve ad affermarsi nel vasto panorama corale per il timbro particolare, per la chiarezza dell'esposizione del testo, per la straordinaria gamma di colore e sfumature espressive. Ricchissimi e poliedrici la sua storia e il suo repertorio. III e II classificato al concorso di Guastalla rispettivamente nel 1993-1994; selezionato dal M° Hazon per l'incisione della sua Messa di Natale, diretto dal M°Ferrari; selezionato dalla Gioventù Musicale per una tourné italiana con l'esecuzione della Messa di Cesar Franck; selezionato dal M° Lucarelli, direttore della Piccola Sinfonica di Milano, per una serie di concerti con il Te Deum di Haydn e la Cantata Città Senza Mura di P.A.Sequeri; selezionato dal M° Bernardi, presidente di Mozart Italia, per l'esecuzione straordinaria in S. Ambrogio a Milano della Messa da Requiem di Mozart (1997) iniziando così una collaborazione ancora attiva; scelto dal M° A. Ceccato per il concerto inaugurale (Gloria di Vivaldi, direttore M°A.Brena) e per quello conclusivo (Petite Messe di G. Rossini, direttore Romano Gandolfi) del primo festival di Castel Gavarno (1996), festival che l'ha visto presente ogni edizione successiva. Dal 2000 al 2004 ha stabilmente collaborato con l'orchestra dei Pomeriggi Musicali, diretto dal M° Ceccato e da C. Desderi (Fantasia Corale di Beethoven, Spaur Messe di Mozart, Rosamunde di Schubert). Ha collaborato con l'Orchestra Stabile di Bergamo/Orchestra Festival Donizetti, diretto da C. Desderi, T. G. Briccetti, F. M. Carminati (Carmina Burana di Orff, Requiem di Donizetti), R. Barbieri (Stabat Mater di G.Rossini, Requiem di Mozart, vario repertorio corale). Straordinaria e duratura la collaborazione con il M° Gandolfi, già direttore del coro della Scala di Milano (Petite Messe, Stabat Mater di G. Rossini, Messa in sol di F. Schubert, musica sacra a cappella e non di Rossini, Verdi,Donizetti e Puccini). Sotto la direzione del M° E. Gambarini, oltre che i repertori già citati, ha eseguito pagine rare di musica sacra. Si segnalano gli Oratori: La Resurrezione di Cristo e Dies Iste di L.Perosi, Requiem di G.Fauré, Gloria di F.Poulenc, Magnificat e Cantate BWV 106, 140, 147 di J.S.Bach, Lauda della Nativitate di O.Respighi, Miriamsiegesgesange di F.Schubert, Veni Creator e Messa Solenne di H.Berlioz, Credo e Beatus Vir di A.Vivaldi, Veni Creator di N.Jommelli, Te Deum e Stabat Mater di A.Dvorak, messa di Gram di F.Listz, Requiem di G.Verdi, IX di L.Beethoven, Dixit Dominus e Messiah di G.F.Haendel, Ein Deutches Requiem di J.Brahms, Messiah di Haendel. Il coro sta completando lo studio della produzione musicale di Guido Gambarini, insigne organista, compositore e Maestro di Cappella, di cui ha già in repertorio la Missa Ave Verum, la Missa Jesu Christe, Magnificat in Do, Magnificat in Mi b, numerosi mottetti e pastorali natalizie e pasquali.

  • IL GRUPPO BARNABA IN DECANATO

    Quando e Dove ​ ​ IL GRUPPO BARNABA IN DECANATO Domenica 17 ottobre si è aperto il Cammino sinodale della Chiesa italiana e nella festa della Dedicazione del Duomo e si è avviato il nuovo processo delle Assemblee sinodali decanali: frutto del Sinodo minore «Chiesa dalle Genti». Nella celebrazione in Duomo è stato dato mandato ai Gruppi Barnaba: un piccolo gruppo in ogni Decanato che ha il grande compito di aiutarci «a leggere la situazione e a definire le priorità che la missione impone per quel territorio… riconoscendo i “germogli di Chiesa dalle genti” presenti e le caratteristiche della vita delle persone che lo abitano. Il Gruppo Barnaba è chiamato a riconoscere quanto è già in atto di buono sul territorio, valorizzare e far conoscere presenze di Chiesa nei vari ambiti di vita quotidiana, rilevare testimonianze significative di vita evangelica negli ambienti » (cfr. Lettera Pastorale 2021-22 «Unita, libera, lieta» – Appendice 2). A Gruppi Barnaba sono stati consegnati gli “strumenti” per attualizzare il proprio mandato: un sussidio guida Artigiani della Sinodalità e il Libro delle buone notizie . I Gruppi Barnaba sono già stati costituiti in tutti i 63 decanati in cui è suddiviso il territorio della Diocesi. Tra i moderatori e i segretari, gli uomini sono 82, le donne 36. Accanto ad alcuni sacerdoti, diaconi permanenti e suore, la quasi totalità sono laici, provenienti dai più svariati ambiti professionali: insegnanti di vari ordini di scuole, medici, casalinghe, dirigenti, impiegati, professionisti, pensionati… Nel filmato sottostante alcune figure del Gruppo Barnaba presenti nel nostro decanato Cagnola-Gallaratese-Quarto Oggiaro, ci introducono alla loro conoscenza.

  • UNA LUCE PER QUARTO OGGIARO 2023

    Quando e Dove 10/12/2023 Via Federico de Roberto, 20, Milano, MI, Italia UNA LUCE PER QUARTO OGGIARO 2023 SECONDA EDIZIONE E' stato assegnato il premio "UNA LUCE PER QUARTO OGGIARO", destinato a persone e/o gruppi che si sono contraddistinti con la loro attività svolta nel quartiere, portando una "LUCE" nel nostro vissuto. Quest'anno (seconda edizione), il premio è stato attribuito alla : Cooperativa IL LABORATORIO SCS di via Pascarella 20. Il LABORATORIO SCS è una cooperativa sociale che ha come scopo: "lo studio, l'organizzazione e la gestione di qualsiasi iniziativa votata al recupero delle autonomie e all'inclusione sociale di persone in situazioni di disagio e disabilità". Da trent'anni propone servizi diurni (SFA, CAD, SLD) per persone con disabilità, nella convinzione che il lavoro sia uno strumento di emancipazione e dignità sociale, e opera concretamente insieme (disabili, volontari, dipendenti) per produrre articoli venduti nei normali canali commerciali. Partecipa e promuove attività nel quartiere che migliorino i rapporti e la condivisione sociale (cura del verde comune, orti, ecc.). Alle indicazioni iniziali di costruire ESPERIENZE e ricostruire VITE è necessario aggiungere l' EMANCIPAZIONE delle persone e l' INCLUSIONE sociale. Quattro indicazioni che definiscono meglio e caratterizzano la proposta ed offerta de IL LABORATORIO SNC.

  • VITA DA PRETE

    Quando e Dove Ottobre 2022 ​ VITA DA PRETE LA FRATERNITA' SI VIVE IN CASA Riportiamo l'articolo di Ylenia Spinelli presente sul numero di ottobre 2022 della rivista IL SEGNO relativo alla fraternità ecclesiale dei sacerdoti della nostra Comunità Pastorale Cenacolo.

  • FESTA CON FRANCESCO e CARLO

    Quando e Dove 06 APRILE 2024 Via Federico de Roberto, 20, Milano, MI, Italia FESTA CON FRANCESCO e CARLO L'oratorio di SANTA LUCIA con l'Associazione CIA' CA VEMM di Casorezzo e amici PRESENTANO FESTA CON FRANCESCO e CARLO 06 APRILE 2024 Via Federico De Roberto 20 - Milano Programma: dalle 19:00 gastronomia dell'UMBRIA (salamelle, patatine, ecc.) 20:30 San Francesco e Beato Carlo OGGI: più di un FILM ! 21:15 Giocone all'UMBRIIA 21:45 DJ SET e balli di gruppo INFO E PRENOTAZIONI è gradita la prenotazione tramite i seguenti contatti: INVIARE UN MESSAGGIO WHATSAPP al numero 3518451173 PRENOTAZIONE online sul sito www.ciacavemm.it L'INTERO RICAVATO SARA' A SOSTEGNO DELL'ORATORIO SANTA LUCIA E DEL PELLEGRINAGGIO AD ASSISI; è in progetto il portare una ventina di preadolescenti della Comunità Pastorale ad Assisi e nei luoghi di Francesco. Contiamo sulla vostra partecipazione per contribuire a questa causa e per mangiare in compagnia un buon panino e bere un'ottima birra.

  • BELIEVE IN YOURSELF

    Quando e Dove 09 novembre 2022 Via Federico de Roberto, Milano, MI, Italia BELIEVE IN YOURSELF LA CONOSCENZA CREA FILTRI, L'IGNORANZA CREA DIPENDENZA Incontro gratuito di informazione e conoscenza sul tema di bullismo e violenza con Fabrizio Poletti. Oratorio di Santa Lucia, mercoledì 09 novembre, ore 20:30

  • SPECIALE DON ENRICO

    GRAZIE DON ENRICO FOTO GALLERY VIALBA set.2021 Quando e Dove 26/09/2021 Via Longarone, 20157 Milano MI, Italia SPECIALE DON ENRICO GLI ECHI E I GERMOGLI (don Enrico Galli) Sono solo alcune pennellate. È giusto così. L’opera finita non può essere frutto solo del lavoro di un “io-prete”, ma di un “noi-comunità”. E così l’opera appena abbozzata diventa compito per chiunque voglia aggiungere altri colpi di pennello. Ho sentito gli echi di una storia passata che non ho potuto vivere direttamente. Grazie ai racconti di uomini e donne incontrati in questi ultimi dieci anni della mia vita, sono riuscito a intuire qualcosa degli inizi del quartiere. Ho ascoltato testimonianze di quel periodo vivace e faticoso. Erano arrivate in poco tempo tante famiglie da ogni parte dell’Italia. C’era bisogno di conoscersi, di fidarsi l’uno dell’altro. Bisognava tenere insieme il duro lavoro, generare vita per dare significato a quel viaggio, non perdere di vista i figli piccoli, darsi da fare per organizzare la vita sociale del quartiere. Ho cercato di immaginare: tempi di lotta e di grande entusiasmo, di vera solidarietà, creatività e coraggio. Ho trovato tracce di quegli inizi mitici, quando ancora non c’era la bellissima chiesa della Resurrezione, camminando per le strade e osservando il modo con cui era stato pensato il quartiere, leggendo qua e là nell’archivio parrocchiale e soprattutto ascoltando le storie lontane, che ogni tanto mi arrivavano attraverso le confidenze di anziani, consumati da una vita non facile. Ho sentito gli echi di una storia di chiesa molto diversa dall’attuale, guardando foto d’epoca, sfogliando i registri dei battesimi e dei matrimoni. Un’epoca di grande partecipazione, di frotte di bambini e ragazzi che abitavano l’oratorio, di uomini e donne con molte energie e possibilità di dedicare tempo per le varie attività, di una chiesa che aveva un ruolo centrale nell’aiutare a dare forma alla vita sociale del quartiere e pronta ad affrontare le sfide, che arrivavano una dopo l’altra. Ho abitato spazi, ho camminato tanto. Dalla falegnameria al campo da tennis, dall’ex-circolo al parco giochi, dalla sala teatro alla sala azzurra… grandi spazi che mi raccontavano un’idea di chiesa ancora forte dentro il mondo e che, forse, pensava di poterlo diventare sempre di più. Ho raccolto gli echi di vicende molto dolorose, soprattutto di mamme, ormai anziane, che mi parlavano di figli morti per droga o per le conseguenze di quella stagione tragica dell’eroina. E si potrebbe continuare. E bisogna che un “noi-comunità” continui a raccogliere e a custodire gli echi che arrivano dal passato, come le onde del mare disegnate dentro e fuori la chiesa della Resurrezione. È vero: una certa storia di quartiere sembra essere definitivamente tramontata, ma non per questo va dimenticata. Ho visto germogli. Famiglie giovani, che arrivano da tante parti d’Italia e del mondo. Non si notano tanto. Arrivano poche per volta e sono un po’ spaesate. Fanno fatica a conoscere e a farsi conoscere. Alcune si portano sulle spalle il peso di viaggi non facili; altre fanno fatica con il lavoro, con la casa. Raccolgo il loro bisogno di sentirsi a casa nel quartiere, di costruire relazioni, di avere occasioni per raccontare la loro storia, i loro sogni, per diventare un noi che porta avanti un sogno comune. Ho visto germogli di solidarietà tra anziani abitanti del posto e nuovi arrivati. Ho sentito gli inizi di nuove melodie, tentativi di incontro tra culture diverse e fedi diverse, piccoli passi verso una più larga fraternità. Ho visto chiese svuotarsi non tanto per il covid, ma per virus molto più seri. Ho visto il dispiacere sul volto dei cristiani, ma anche sul loro volto e nel loro cuore il desiderio di una più forte familiarità e comunione. È vitale diventare una famiglia per essere lievito nella pasta: anche questo è un germoglio. Ho incontrato cristiani ai quali è venuto un certo appetito di mangiare il pane della sacra Scrittura, di masticarlo ben bene, di assaporalo senza fretta, di non ridurre il Vangelo a un libro del passato. E così via. Piccoli germogli, teneri e deboli, bisognosi di cure. Certamente non mancheranno loro l’acqua e il sole dello Spirito. Già a vederli, anche se così minuscoli, ti si riempie il cuore di speranza. Diventeranno pianticelle, alcune avranno bisogno di essere potate, altre un po’ raddrizzate o concimate. Ne spunteranno altre. Al “noi-comunità” il compito di essere attenti. I germogli spunteranno accanto ai vecchi tronchi. Troveranno la loro strada per arricchire il bosco di nuovi colori, di nuove forme, di nuovi profumi. Parrocchia della Resurrezione DOMENICA 26 SETTEMBRE

  • MARCIA DELLA PACE

    FOTO GALLERY LOCANDINA Quando e Dove 10/10/2021 ore 15:00 Via Longarone, 20157 Milano MI, Italia MARCIA DELLA PACE La Marcia della Pace di Quarto Oggiaro DOMENICA 10 OTTOBRE DALLE ORE 15 Le associazioni e le parrocchie di Quarto Oggiaro organizzano la prima edizione della marcia della Pace unendo simbolicamente il quartiere alla marcia principale che si svolgerà tra Perugia e Assisi. Ritrovo: Domenica 10 ottobre 2021 alle ore 15 sul sagrato della chiesa della Resurrezione in via Longarone. Cammineremo insieme per le vie del nostro quartiere per portare un messaggio di PACE a tutti. Concluderemo la nostra marcia presso l’Associazione Quarto Oggiaro Vivibile dove la Brigata Brighella ci allieterà con uno spettacolo. E’ TEMPO DI RICOMINCIARE A LAVORARE PER LA PACE Con la Cura dei diritti umani, dell’uguaglianza, della democrazia, della solidarietà, della dignità, della libertà, della giustizia, della fraternità. Con la cura delle giovani generazioni, cura della scuola, cura degli altri, cura del pianeta, cura dei beni comuni, cura dei lavori di cura, cura della città. La nostra marcia di quartiere vuole portare in giro questo messaggio e toccherà diversi punti del quartiere dove con una piccola sosta segnaleremo luoghi di Pace, Letture di poesie o brevi brani, ricordo delle persone del nostro quartiere che si sono battute per questi principi e ci hanno lasciato, esposizione delle bandiere della pace nei luoghi dove si cerca di praticare la cura per un mondo di PACE.

  • SPECIALE DON ENRICO

    GRAZIE DON ENRICO FOTO GALLERY VIALBA set.2021 Quando e Dove 26/09/2021 Via Longarone, 20157 Milano MI, Italia SPECIALE DON ENRICO GLI ECHI E I GERMOGLI (don Enrico Galli) Sono solo alcune pennellate. È giusto così. L’opera finita non può essere frutto solo del lavoro di un “io-prete”, ma di un “noi-comunità”. E così l’opera appena abbozzata diventa compito per chiunque voglia aggiungere altri colpi di pennello. Ho sentito gli echi di una storia passata che non ho potuto vivere direttamente. Grazie ai racconti di uomini e donne incontrati in questi ultimi dieci anni della mia vita, sono riuscito a intuire qualcosa degli inizi del quartiere. Ho ascoltato testimonianze di quel periodo vivace e faticoso. Erano arrivate in poco tempo tante famiglie da ogni parte dell’Italia. C’era bisogno di conoscersi, di fidarsi l’uno dell’altro. Bisognava tenere insieme il duro lavoro, generare vita per dare significato a quel viaggio, non perdere di vista i figli piccoli, darsi da fare per organizzare la vita sociale del quartiere. Ho cercato di immaginare: tempi di lotta e di grande entusiasmo, di vera solidarietà, creatività e coraggio. Ho trovato tracce di quegli inizi mitici, quando ancora non c’era la bellissima chiesa della Resurrezione, camminando per le strade e osservando il modo con cui era stato pensato il quartiere, leggendo qua e là nell’archivio parrocchiale e soprattutto ascoltando le storie lontane, che ogni tanto mi arrivavano attraverso le confidenze di anziani, consumati da una vita non facile. Ho sentito gli echi di una storia di chiesa molto diversa dall’attuale, guardando foto d’epoca, sfogliando i registri dei battesimi e dei matrimoni. Un’epoca di grande partecipazione, di frotte di bambini e ragazzi che abitavano l’oratorio, di uomini e donne con molte energie e possibilità di dedicare tempo per le varie attività, di una chiesa che aveva un ruolo centrale nell’aiutare a dare forma alla vita sociale del quartiere e pronta ad affrontare le sfide, che arrivavano una dopo l’altra. Ho abitato spazi, ho camminato tanto. Dalla falegnameria al campo da tennis, dall’ex-circolo al parco giochi, dalla sala teatro alla sala azzurra… grandi spazi che mi raccontavano un’idea di chiesa ancora forte dentro il mondo e che, forse, pensava di poterlo diventare sempre di più. Ho raccolto gli echi di vicende molto dolorose, soprattutto di mamme, ormai anziane, che mi parlavano di figli morti per droga o per le conseguenze di quella stagione tragica dell’eroina. E si potrebbe continuare. E bisogna che un “noi-comunità” continui a raccogliere e a custodire gli echi che arrivano dal passato, come le onde del mare disegnate dentro e fuori la chiesa della Resurrezione. È vero: una certa storia di quartiere sembra essere definitivamente tramontata, ma non per questo va dimenticata. Ho visto germogli. Famiglie giovani, che arrivano da tante parti d’Italia e del mondo. Non si notano tanto. Arrivano poche per volta e sono un po’ spaesate. Fanno fatica a conoscere e a farsi conoscere. Alcune si portano sulle spalle il peso di viaggi non facili; altre fanno fatica con il lavoro, con la casa. Raccolgo il loro bisogno di sentirsi a casa nel quartiere, di costruire relazioni, di avere occasioni per raccontare la loro storia, i loro sogni, per diventare un noi che porta avanti un sogno comune. Ho visto germogli di solidarietà tra anziani abitanti del posto e nuovi arrivati. Ho sentito gli inizi di nuove melodie, tentativi di incontro tra culture diverse e fedi diverse, piccoli passi verso una più larga fraternità. Ho visto chiese svuotarsi non tanto per il covid, ma per virus molto più seri. Ho visto il dispiacere sul volto dei cristiani, ma anche sul loro volto e nel loro cuore il desiderio di una più forte familiarità e comunione. È vitale diventare una famiglia per essere lievito nella pasta: anche questo è un germoglio. Ho incontrato cristiani ai quali è venuto un certo appetito di mangiare il pane della sacra Scrittura, di masticarlo ben bene, di assaporalo senza fretta, di non ridurre il Vangelo a un libro del passato. E così via. Piccoli germogli, teneri e deboli, bisognosi di cure. Certamente non mancheranno loro l’acqua e il sole dello Spirito. Già a vederli, anche se così minuscoli, ti si riempie il cuore di speranza. Diventeranno pianticelle, alcune avranno bisogno di essere potate, altre un po’ raddrizzate o concimate. Ne spunteranno altre. Al “noi-comunità” il compito di essere attenti. I germogli spunteranno accanto ai vecchi tronchi. Troveranno la loro strada per arricchire il bosco di nuovi colori, di nuove forme, di nuovi profumi. Parrocchia della Resurrezione DOMENICA 26 SETTEMBRE

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