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  • RESURREZIONE NEWS

    Quando e Dove 31 MAR - 07 APR Via Longarone, Milano, MI, Italia RESURREZIONE NEWS FOGLIO INFORMATIVO SETTIMANALE

  • COLLETTA ALIMENTARE 2022

    SITO UFFICIALE Quando e Dove 26 NOV 2022 SUPERMERCATI COLLETTA ALIMENTARE 2022 Dal messaggio di Papa Francesco per la VI Giornata Mondiale dei Poveri “Quanti poveri genera l’insensatezza della guerra! [...] Come membri della società civile, manteniamo vivo il richiamo ai valori di libertà, responsabilità, fratellanza e solidarietà. E come cristiani, ritroviamo sempre nella carità, nella fede e nella speranza il fondamento del nostro essere e del nostro agire [...] Davanti ai poveri non si fa retorica, ma ci si rimbocca le maniche, attraverso il coinvolgimento diretto, che non può essere delegato a nessuno [...] Non è l’attivismo che salva ma l’attenzione sincera e generosa [...] Nessuno può sentirsi esonerato dalla preoccupazione per i poveri e per la giustizia sociale.” Con queste parole ti invitiamo a partecipare alla 26esima Giornata Nazionale della Colletta Alimentare. Cos’è la giornata della Colletta alimentare? Ogni giorno Banco Alimentare recupera eccedenze alimentari per distribuirle a strutture caritative che offrono pasti o pacchi alimentari a persone che vivono in difficoltà. Accanto all'operosa attività quotidiana, Banco Alimentare organizza ogni anno, l'ultimo sabato di novembre, la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare . Giunta alla 26esima edizione, la Colletta Alimentare quest'anno sarà il 26 novembre 2022

  • DON GIOVANNI 60 ANNI

    FOTO GALLERY Quando e Dove DOMENICA 27/06/2021 Via Longarone, 20157 Milano MI, Italia DON GIOVANNI 60 ANNI 60 ANNI DI SACERDOZIO DI DON GIOVANNI BELTRAMINI ore 11:00 celebrazione dell'eucarestia seguirà un ricco aperitivo. Vi aspettiamo numerosi. GUARDA LE FOTO DELLA FESTA

  • VISITA PASTORALE

    FOTO GALLERY Quando e Dove FOTO GALLERY Via Federico de Roberto, 20, Milano, MI, Italia VISITA PASTORALE VISITA PASTORALE dell'Arcivescovo Mario Delpini Sabato 04 marzo e domenica 05 marzo l'Arcivescovo ha fatto visita alle Parrocchie della Comunità Pastorale Cenacolo. Sabato 04 Incontro con la realtà della Caritas Visita delle RSA di via Arsia e di Via De Roberto Pranzo presso la comunità dei preti a Santa Lucia. Incontro con la cooperativa IL LABORATORIO per ragazzi disabili e le loro famiglie nel cortile di via Pascarella 20. Incontro presso CASA ARCHE'. Celebrazione della s.Messa prefestiva in Resurrezione e consegna ai nonni la Regola di Vita. Domenica 05 Incontro con i ragazzi del catechismo in S.Lucia In Santa Lucia celebrazione dellaa s.Messa della comunità e consegna ai nonni la Regola di Vita e saluto ai chierichetti. Incontro con il Consiglio Pastorale di Comunità Pranzo a buffet in oratorio con il CPCP. Incontro con gli sportivi. Presso la parrocchia di Santa Agnese incontro con le famiglie ed i ragazzi dell'iniziazione cristiana e celebrazione della LITURGIA DELLA PAROLA per tutta la popolazione Consegna ai nonni la Regola di Vita, saluto ai chierichetti ed alla comunità di stranieri. Presso la parrocchia della Pentecoste incontro con le famiglie ed i ragazzi dell'iniziazione cristiana e celebrazione della LITURGIA DELLA PAROLA per tutta la popolazione. Consegna ai nonni la Regola di Vita e saluto ai chierichetti. Dalla rivista IL SEGNO di gennaio 2023

  • GERTRUDE ALLO SPECCHIO

    ANNO MANZONIANO Quando e Dove AUDIO INCONTRO Via Federico de Roberto, 20, Milano, MI, Italia GERTRUDE ALLO SPECCHIO VENERDI 29 SETTEMBRE ORE 21:00 presso la Parrocchia di Santa Lucia - Via F. De Roberto 20 - Milano si è svolto l'ultimo incontro programmato per la celebrazione da parte della nostra comunità dell'anno Manzoniano. L'incontro relativo ai temi dell’adolescenza, ha preso ispirazione dalla figura della monaca di Monza descritta dal Manzoni e dalla partecipazione all’incontro del dott. Mauro Cucci (neuropsichiatra) e di Silvio Premoli (professore e ricercatore dell'Università Cattolica di pedagogia e garante dei diritti dell'infanzia per il comune di Milano). tema dell'incontro: GERTRUDE ALLO SPECCHIO UN'ADOLESCENTE DI FRONTE A: LIBERTA' - VOLONTA' - CONDIZIONAMENTI

  • 60 anni PRIMA PIETRA

    LA CHIESA Quando e Dove 17/09/2021 Via Longarone, 20157 Milano MI, Italia 60 anni PRIMA PIETRA Alla fine degli anni 50, in contemporanea col sorgere del quartiere Quarto-Santa Lucia, si pensa di costruire la chiesa e la scuola materna delle suore sui vasti terreni disponibili. Partiti dal nulla, attraverso avventure ai limiti del reale, tra successi e fallimenti, sorretti dalla forza misteriosa di Dio, guidati dai santi e dai morti, arriviamo in porto: l'Arcivescovo Montini celebra la prima messa nella chiesetta prefabbricata, nel giorno di Natale del 1960, in questo angolo di periferia, all'estremo nord di Milano, dove 2300 famiglie, forse senza troppo pensarci, forse senza crederci, camminano verso la Resurrezione. Il 17 settembre 1961, Mons. Giovanni Colombo, posa la prima pietra della nuova chiesa. Il progetto fu affidato all'arch. Benvenuto Villa, il quale scelse lo stile plastico che ora ammiriamo. Sorge di colpo anche l'attuale quartiere di via Longarone. Agli inizi degli anni 70 e` quasi tutto pronto.

  • O' PRESEPE

    Quando e Dove Natale 2023 Via Carlo Perini, 27, 20157 Milano MI, Italia O' PRESEPE IL PRESEPE NAPOLETANO IN PENTECOSTE No, non siamo a Napoli, ma possiamo ugualmente ammirare il bel presepe in stile "napoletano" preparato da Fausto nella chiesa della Pentecoste. Il presepe napoletano presenta caratteristiche che lo allontanano dalla semplice rappresentazione della natività di Betlemme così come è narrata dai vangeli, anzi la raffigurazione presepistica partenopea potrebbe sembrare totalmente antistorica ma in realtà esprime in modo assai preciso il significato teologico del Natale. “Il presepio è il Vangelo tradotto in dialetto partenopeo” . Il presepio napoletano non è ambientato nella Palestina di ventuno secoli fa ma nelle strade della Napoli del settecento dove visse la sua stagione d’oro. In quell’epoca l’arte presepiale uscì dalle chiese per entrare anche nelle dimore aristocratiche. Nobili e ricchi borghesi gareggiarono nell’allestire impianti scenografici spettacolari dove venivano riprodotte scene profane che raffiguravano ambienti, situazioni e costumi della Napoli popolare. La scena della nascita del Bambino è solitamente situata sulla altura più elevata al centro del presepio, ed è collocata tra le rovine di un tempio pagano, che ricorda i ritrovamenti archeologici di Pompei ed Ercolano, rappresentato da una colonna spezzata, simbolo della sconfitta delle falsi religioni idolatriche. 🎦⏯premere play per visualizzare il filmato

  • O' PRESEPE

    Quando e Dove Natale 2023 Via Carlo Perini, 27, 20157 Milano MI, Italia O' PRESEPE IL PRESEPE NAPOLETANO IN PENTECOSTE No, non siamo a Napoli, ma possiamo ugualmente ammirare il bel presepe in stile "napoletano" preparato da Fausto nella chiesa della Pentecoste. Il presepe napoletano presenta caratteristiche che lo allontanano dalla semplice rappresentazione della natività di Betlemme così come è narrata dai vangeli, anzi la raffigurazione presepistica partenopea potrebbe sembrare totalmente antistorica ma in realtà esprime in modo assai preciso il significato teologico del Natale. “Il presepio è il Vangelo tradotto in dialetto partenopeo” . Il presepio napoletano non è ambientato nella Palestina di ventuno secoli fa ma nelle strade della Napoli del settecento dove visse la sua stagione d’oro. In quell’epoca l’arte presepiale uscì dalle chiese per entrare anche nelle dimore aristocratiche. Nobili e ricchi borghesi gareggiarono nell’allestire impianti scenografici spettacolari dove venivano riprodotte scene profane che raffiguravano ambienti, situazioni e costumi della Napoli popolare. La scena della nascita del Bambino è solitamente situata sulla altura più elevata al centro del presepio, ed è collocata tra le rovine di un tempio pagano, che ricorda i ritrovamenti archeologici di Pompei ed Ercolano, rappresentato da una colonna spezzata, simbolo della sconfitta delle falsi religioni idolatriche. 🎦⏯premere play per visualizzare il filmato

  • SO-STARE CON TE

    PG FOM FASCICOLO Quando e Dove 2022-2023 ​ SO-STARE CON TE Sostare con te è lo slogan dell’anno oratoriano 2022-2023. Per pregare e per imparare a pregare bisogna innanzitutto fermarsi, saper sostare, per sapere a chi rivolgere lo sguardo, la mente e il cuore, per fare silenzio e incontrare Dio, chiamandolo Padre, dicendo «Signore Gesù», lasciando che sia lo Spirito Santo a parlare con noi e per noi. La preghiera del cristiano è innanzitutto un incontro familiare e intimo, ha un “Te” a cui riferirsi e con cui stare, ma è anche celebrazione gioiosa e comunitaria in cui ci lasciamo amare da Dio, in cui è Lui a voler sostare con noi. L’oratorio è tante cose, ma offre la sua ospitalità soprattutto perché chiunque lo frequenti possa imparare a conoscere il Signore e a celebrarlo nella fede. Quell’amicizia che sperimentiamo in oratorio rimanda sempre a un’amicizia più grande, che è quella con Gesù, da sperimentare in forma gioiosa e in maniera intima e sostanziale. In oratorio si viene per sostare, per passare il proprio tempo libero e impegnarlo nell’amore reciproco, nella bellezza dell’incontrarsi e stare insieme. In oratorio noi sostiamo e ci ricarichiamo, sapendo che chi ci ospita è Dio nostro Padre. È il Signore ad aprire le porte dell’oratorio, perché chi viene per “sostare” venga per sostare in sua compagnia. Per questo, in oratorio, in quest’anno dedicato a verificare la nostra preghiera, diciamo: « Sostare con te ». Tre parole : Kyrie, Alleluia, Amen «Kyrie, Alleluia, Amen» è il titolo della Proposta pastorale 2022-2023 per la Diocesi di Milano. Sono le stesse tre parole che l’Arcivescovo Mario Delpini ha consegnato ai preadolescenti e agli adolescenti in Pellegrinaggio a Roma nell’aprile scorso, durante la Santa Messa in San Pietro in Vaticano, dopo che i ragazzi avevano partecipato all’Incontro nazionale degli adolescenti con Papa Francesco. Tre parole che richiameremo per tutto l’anno, chiedendo ai ragazzi di imparare il loro significato e il loro riferimento. Secondo quanto l’Arcivescovo ci ha insegnato a Roma (ma anche nella sua lettera pastorale), dire «Kyrie, Signore!» significa professare la propria fede e riconoscere personalmente Gesù come il Risorto, Colui che perdona, ama e salva; cantare «Alleluia» significa saper celebrare insieme la lode di Dio e sapersi mettere tutti insieme in ascolto della sua Parola; acclamare «Amen» significa dare la propria risposta al dono ricevuto da Dio, il dono della vita e dell’amore, il dono di se stesso che ci spinge a vivere e ad amare allo stesso modo, dicendo il nostro «Sì», perché la vita è vocazione. Nella proposta Sostare con te punteremo ad accompagnare la fede personale dei ragazzi, perché possa maturare nella conoscenza del Signore e nell’intimità con Lui; ci daremo l’obiettivo di celebrare la gioia della nostra fede comunitaria; faremo in modo che ciascuno, crescendo, possa maturare la scelta cristiana, dando una prospettiva vocazionale alla sua vita. Dovremo sviluppare allora un’attenzione particolare a ogni singolo ragazzo e a ogni singola ragazza, per farci propositivi nei suoi confronti, puntando su un progetto personale di crescita che lo aiuti a dilatare il cuore; dovremo coinvolgerci in tanti per rendere ancora più belle le nostre celebrazioni, con una cura maggiore nella loro preparazione, con uno studio dei gesti, delle parole, dei canti adatti per le età che incontriamo e che ci metta in comunicazione con il mistero e con i sacramenti; dovremo chiedere alle figure educative dell’oratorio di dare testimonianza della loro fede con maggiore evidenza, disposti anche a mettere in luce l’intimità della loro fede e qualche loro “segreto”, interrogandosi poi su come le decisioni dei ragazzi possano essere una risposta al Signore. L’oratorio accoglie la sfida di trasformarsi sempre più in un ambiente dalle porte aperte, ospitale con tutti, dove la sosta, sia nella preghiera sia in tutto il resto, è carica di energia e capace di entusiasmare, nel quale ciascuno scopre che c’è una strada bella e affascinante che si può percorrere con il Signore e che dopo la sosta c’è il cammino. «Signore, insegnaci a pregare» Non esiste religione che non abbia i suoi maestri di preghiera o maestri spirituali. Come comunità educanti ci chiederemo chi sono i “maestri” che insegnano ai ragazzi a pregare. Non si tratta solo di insegnare ai bambini a fare il segno della croce e a dire le preghiere, ma di accompagnare ogni fase della loro crescita a essere immersi nella vita dello Spirito. Il percorso di Iniziazione Cristiana “Con Te!” offre diverse indicazioni per come educare i ragazzi a vivere la liturgia e i sacramenti e la dimensione della preghiera, soprattutto dal punto di vista della celebrazione e del rapporto con la Parola di Dio. L’oratorio dovrebbe favorire l’abitudine della vita di preghiera, procurando spazi e tempi adeguati, affinché i ragazzi imparino quando, dove e come pregare. Pensando alla fascia dei preadolescenti e degli adolescenti dovremo pensare che si tratterà di reimparare a pregare, in modo nuovo, con spazi nuovi di silenzio, un confronto più diretto con il Signore, l’appropriazione della preghiera dei salmi, per un uso abituale, celebrazioni che siano capaci anche di emozionare, la vita sacramentale da riscoprire, soprattutto la frequenza al sacramento della riconciliazione. Chi si fa maestro di preghiera per i preadolescenti e gli adolescenti in oratorio? Agli educatori occorre chiedere con più coraggio di “starci” dentro anche questa dimensione, cercando anche un’alleanza con quelle figure adulte che sono capace di dare testimonianza in tal senso. Chi insegna tutti a pregare è Gesù, che ci dice di chiamare Dio con il nome di Padre. Leggendo il brano del Vangelo secondo Luca 11, 1-13 si scopre come il desiderio di imparare a pregare nasca nel discepolo, guardando Gesù che prega, stando con Gesù che prega. Guardando il logo Sostare con te, in cui un’educatrice o animatrice sta in preghiera di fronte a un ragazzo, scopriamo che il modo migliore per suscitare il desiderio di pregare e per insegnare a pregare sia quello di pregare insieme ai ragazzi, di fare in modo che in oratorio – come in famiglia – generazioni diverse preghino insieme, che gli adulti preghino con i giovani, che i nonni preghino con i bambini, che gli educatori preghino spesso con i preado e gli ado, fraternamente e rivolgendosi insieme al Padre. Si impara e si reimpara a pregare per imitazione, frequentando, anche nella preghiera, quelle figure che i ragazzi di un’età specifica riconoscono come riferimento. Creare occasioni di preghiera insieme è una delle proposte di Sostare con te.

  • LA PAROLA SPEZZATA

    Quando e Dove ​ ​ LA PAROLA SPEZZATA LA PAROLA SPEZZATA: Omelia domenicale di don Franco Manzi

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