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1449 elementi trovati

  • SCOUT MI 8 | Pastorale_Cenacolo

    SITO UFFICIALE AGESCI SCAUTISMO SCOUT MILANO 8 - AGESCI Milano 8 è il gruppo scout AGESCI che opera nel quartiere di Quarto Oggiaro. Le nostre parrocchie di riferimento sono quelle di Pentecoste, Santa Lucia e Santa Agnese. Il servizio educativo è organizzato per tre fasce di età dagli 8 ai 12 anni (i lupetti del Branco), dai 12 ai 16 anni (esploratori e guide del Reparto), dai 16 ai 20 anni (i rover e le scolte del Noviziato/Clan). BRANCO 8-12 anni REPARTO 12-16 anni RS 16-20 anni COMUNITA' CAPI CONTATTI ​ milano8@lombardia.agesci.it IL BRANCO DEL PICCOLO POPOLO ​ Il branco è la prima fase del percorso scoutistico, per bambini e bambine tra gli 8 e gli 11/12 anni. Attraverso il gioco vengono proposte delle attività allo scopo di porre le basi per una concreta crescita verso la vita adulta. Lo stile con il quale si svolgono le attività è quello dell’imparare facendo, dando così primato all’esperienza. Tutte le attività sono realizzate nella semplicità e nella essenzialità sia per una concreta educazione a queste virtù, sia per favorire la partecipazione alle attività di ogni bambino e bambina, indipendentemente dalle condizioni economiche. Il gioco è il mezzo per caratterizzare tutte le attività in un clima di gioia, di fiducia e di lealtà verso gli altri e verso sé stessi. Esso consente ai Lupetti di vivere e conoscere la realtà, di esprimere sé stessi, di sviluppare creativamente le proprie doti, di acquisire il senso del gratuito, di cogliere capacità e limiti personali, di comunicare e collaborare con gli altri. Queste attività si svolgono in un ambiente fantastico, la “Giungla”, vissuto attraverso “Le storie di Mowgli” tratte dai Libri della Giungla di Kipling. La vita all’aperto, prevalentemente in ambienti naturali ma anche in quelli costruiti dall’uomo, è un ambito irrinunciabile in cui si attua la formazione scout.

  • STORIA_PARROCCHIA_RESURREZIONE | Pastorale_Cenacolo

    RESURREZIONE LA STORIA LA CHIESA LA PARROCCHIA RESURREZIONE DI NOSTRO SIGNORE GESU' CRISTO Partiti dal nulla la prima domenica di agosto del 1959, attraverso avventure ai limiti del reale, tra un'altalena di successi e fallimenti, sorretti dalla forza misteriosa di Dio, guidati dai santi e dai morti, siamo arrivati in porto. ​ Partecipiamo la nostra gioia a tutti, presentando questa nostra chiesa che il Cardinale Giovanni Battista Montini (futuro Papa Paolo VI) volle dedicare alla RESURREZIONE DI NOSTRO SIGNORE GESU' CRISTO ​ e che l'architetto Benvenuto Villa concepì e realizzò negli anni sessanta del secolo ventesimo, e che Monsignor Teresio Ferrarori, Vescovo Ausiliare, aprì al culto, non ancora finita, il 19 marzo 1967, festa di San Giuseppe. Apri la storia della Parrocchia della Resurrezione realizzata in occasione del venticinquennale della edificazione.

  • CANZONIERE | Pastorale_Cenacolo

    CANZONIERE CORI PARROCCHIALI GIOMBINI M. FRISINA M. GEN ROSSO BUTTAZZO F. GEN VERDE SEQUERI P. CANTI CRISTIANI TRANCHIDA G. KARAOKE A TE NOSTRO PADRE 1 ACCOGLIMI 3 AL SIGNORE CANTERO' 239 ALLELUIA - CRISTO E' LA LUCE 7 ALLELUIA - LOURDES 11 ALLELUIA - VENITE A ME 343 ALLELUIA LODATE IL SIGNORE 409 AMA! DONA LA TUA VITA 389 AMO 17 APRI LE TUE BRACCIA 20 AVE MARIA (VERBUM PANIS) 332 A TE SIGNOR LEVIAMO I CUORI 2 ACQUA DI FONTE CRISTALLINA CD 330 394 ALLELUIA (CANTATE AL SIGNORE) 217 ALLELUIA - E POI 8 ALLELUIA - PASSERANNO I CIELI 12 ALLELUIA ALLELUIA (CON VOCI DI GIOIA) 265 ALLELUIA OGGI E' NATO 362 AMARE QUESTA VITA 15 ANDATE PER LE STRADE 18 ASTRO DEL CIEL 21 AVE MARIA DI FATIMA (13 MAGGIO) 386 ACCLAMATE AL SIGNORE 352 ACQUA SIAMO NOI 4 ALLELUIA - (TAIZE') 14 ALLELUIA - ED OGGI ANCORA 9 ALLELUIA - QUESTA TUA PAROLA 406 ALLELUIA CON IL CUORE 266 ALLELUIA ORA LUI VIVE 232 AMATEVI FRATELLI 16 ANDIAMO ED ANNUNCIAMO 19 ATTENDIAMO LA STELLA 365 AVE PIENA DI GRAZIA 393 ACCOGLI SIGNORE I NOSTI DONI 258 ADESTE FIDELES 5 ALLELUIA - A COLUI CHE RISUSCITO' 6 ALLELUIA - LA NOSTRA FESTA 10 ALLELUIA - SIGNORE SEI VENUTO 13 ALLELUIA DA CHI ANDREMO (BUTTAZZO) 267 ALLELUIA SORGENTE DI VITA 244 AMEN TUTTE LE PROMESSE 254 ANIMA CHRISTI 379 AVE MARIA 22 AVVICINATEVI E MANGIATE 23

  • SETTIMANA SANTA | Pastorale_Cenacolo

    COMUNITA' PASTORALE CENACOLO - PASQUA 2024 - ORARI CELEBRAZIONI SETTIMANA SANTA ​ SCEGLI la PARROCCHIA CLICCA QUI PER SELEZIONARE

  • BENEDIZIONI | Pastorale_Cenacolo

    GIORNI E ORARI DELLA VISITA NATALIZIA ALLE FAMIGLIE Come consuetudine, in occasione delle festività natalizie, avverrà la visita dei sacerdoti, suore ed alcuni laici alle famiglie. Consultare i calendari e le informazioni per la propria parrocchia. ​ Seleziona la parrocchia

  • SO-STARE CON TE

    PG FOM FASCICOLO Quando e Dove 2022-2023 ​ SO-STARE CON TE Sostare con te è lo slogan dell’anno oratoriano 2022-2023. Per pregare e per imparare a pregare bisogna innanzitutto fermarsi, saper sostare, per sapere a chi rivolgere lo sguardo, la mente e il cuore, per fare silenzio e incontrare Dio, chiamandolo Padre, dicendo «Signore Gesù», lasciando che sia lo Spirito Santo a parlare con noi e per noi. La preghiera del cristiano è innanzitutto un incontro familiare e intimo, ha un “Te” a cui riferirsi e con cui stare, ma è anche celebrazione gioiosa e comunitaria in cui ci lasciamo amare da Dio, in cui è Lui a voler sostare con noi. L’oratorio è tante cose, ma offre la sua ospitalità soprattutto perché chiunque lo frequenti possa imparare a conoscere il Signore e a celebrarlo nella fede. Quell’amicizia che sperimentiamo in oratorio rimanda sempre a un’amicizia più grande, che è quella con Gesù, da sperimentare in forma gioiosa e in maniera intima e sostanziale. In oratorio si viene per sostare, per passare il proprio tempo libero e impegnarlo nell’amore reciproco, nella bellezza dell’incontrarsi e stare insieme. In oratorio noi sostiamo e ci ricarichiamo, sapendo che chi ci ospita è Dio nostro Padre. È il Signore ad aprire le porte dell’oratorio, perché chi viene per “sostare” venga per sostare in sua compagnia. Per questo, in oratorio, in quest’anno dedicato a verificare la nostra preghiera, diciamo: « Sostare con te ». Tre parole : Kyrie, Alleluia, Amen «Kyrie, Alleluia, Amen» è il titolo della Proposta pastorale 2022-2023 per la Diocesi di Milano. Sono le stesse tre parole che l’Arcivescovo Mario Delpini ha consegnato ai preadolescenti e agli adolescenti in Pellegrinaggio a Roma nell’aprile scorso, durante la Santa Messa in San Pietro in Vaticano, dopo che i ragazzi avevano partecipato all’Incontro nazionale degli adolescenti con Papa Francesco. Tre parole che richiameremo per tutto l’anno, chiedendo ai ragazzi di imparare il loro significato e il loro riferimento. Secondo quanto l’Arcivescovo ci ha insegnato a Roma (ma anche nella sua lettera pastorale), dire «Kyrie, Signore!» significa professare la propria fede e riconoscere personalmente Gesù come il Risorto, Colui che perdona, ama e salva; cantare «Alleluia» significa saper celebrare insieme la lode di Dio e sapersi mettere tutti insieme in ascolto della sua Parola; acclamare «Amen» significa dare la propria risposta al dono ricevuto da Dio, il dono della vita e dell’amore, il dono di se stesso che ci spinge a vivere e ad amare allo stesso modo, dicendo il nostro «Sì», perché la vita è vocazione. Nella proposta Sostare con te punteremo ad accompagnare la fede personale dei ragazzi, perché possa maturare nella conoscenza del Signore e nell’intimità con Lui; ci daremo l’obiettivo di celebrare la gioia della nostra fede comunitaria; faremo in modo che ciascuno, crescendo, possa maturare la scelta cristiana, dando una prospettiva vocazionale alla sua vita. Dovremo sviluppare allora un’attenzione particolare a ogni singolo ragazzo e a ogni singola ragazza, per farci propositivi nei suoi confronti, puntando su un progetto personale di crescita che lo aiuti a dilatare il cuore; dovremo coinvolgerci in tanti per rendere ancora più belle le nostre celebrazioni, con una cura maggiore nella loro preparazione, con uno studio dei gesti, delle parole, dei canti adatti per le età che incontriamo e che ci metta in comunicazione con il mistero e con i sacramenti; dovremo chiedere alle figure educative dell’oratorio di dare testimonianza della loro fede con maggiore evidenza, disposti anche a mettere in luce l’intimità della loro fede e qualche loro “segreto”, interrogandosi poi su come le decisioni dei ragazzi possano essere una risposta al Signore. L’oratorio accoglie la sfida di trasformarsi sempre più in un ambiente dalle porte aperte, ospitale con tutti, dove la sosta, sia nella preghiera sia in tutto il resto, è carica di energia e capace di entusiasmare, nel quale ciascuno scopre che c’è una strada bella e affascinante che si può percorrere con il Signore e che dopo la sosta c’è il cammino. «Signore, insegnaci a pregare» Non esiste religione che non abbia i suoi maestri di preghiera o maestri spirituali. Come comunità educanti ci chiederemo chi sono i “maestri” che insegnano ai ragazzi a pregare. Non si tratta solo di insegnare ai bambini a fare il segno della croce e a dire le preghiere, ma di accompagnare ogni fase della loro crescita a essere immersi nella vita dello Spirito. Il percorso di Iniziazione Cristiana “Con Te!” offre diverse indicazioni per come educare i ragazzi a vivere la liturgia e i sacramenti e la dimensione della preghiera, soprattutto dal punto di vista della celebrazione e del rapporto con la Parola di Dio. L’oratorio dovrebbe favorire l’abitudine della vita di preghiera, procurando spazi e tempi adeguati, affinché i ragazzi imparino quando, dove e come pregare. Pensando alla fascia dei preadolescenti e degli adolescenti dovremo pensare che si tratterà di reimparare a pregare, in modo nuovo, con spazi nuovi di silenzio, un confronto più diretto con il Signore, l’appropriazione della preghiera dei salmi, per un uso abituale, celebrazioni che siano capaci anche di emozionare, la vita sacramentale da riscoprire, soprattutto la frequenza al sacramento della riconciliazione. Chi si fa maestro di preghiera per i preadolescenti e gli adolescenti in oratorio? Agli educatori occorre chiedere con più coraggio di “starci” dentro anche questa dimensione, cercando anche un’alleanza con quelle figure adulte che sono capace di dare testimonianza in tal senso. Chi insegna tutti a pregare è Gesù, che ci dice di chiamare Dio con il nome di Padre. Leggendo il brano del Vangelo secondo Luca 11, 1-13 si scopre come il desiderio di imparare a pregare nasca nel discepolo, guardando Gesù che prega, stando con Gesù che prega. Guardando il logo Sostare con te, in cui un’educatrice o animatrice sta in preghiera di fronte a un ragazzo, scopriamo che il modo migliore per suscitare il desiderio di pregare e per insegnare a pregare sia quello di pregare insieme ai ragazzi, di fare in modo che in oratorio – come in famiglia – generazioni diverse preghino insieme, che gli adulti preghino con i giovani, che i nonni preghino con i bambini, che gli educatori preghino spesso con i preado e gli ado, fraternamente e rivolgendosi insieme al Padre. Si impara e si reimpara a pregare per imitazione, frequentando, anche nella preghiera, quelle figure che i ragazzi di un’età specifica riconoscono come riferimento. Creare occasioni di preghiera insieme è una delle proposte di Sostare con te.

  • LA CHIESA_SA | Pastorale_Cenacolo

    SANTA AGNESE STORIA LA CHIESA LA SANTA I DIPINTI DELLA CHIESA DI S. AGNESE Quando gli architetti Amos Edallo e Antonello Vincenti progettarono la chiesa da costruire in questo quartiere, seguirono i suggerimenti di chi volle ricordare l’estrazione operaia dei parrocchiani; e infatti il tetto della chiesa richiama quello dei capannoni industriali, e l’altare vorrebbe suggerire la forma di un’incudine. Sulla facciata però si pensò da subito a un affresco che illustrasse vari episodi della vita di S. Agnese, una ragazza romana martirizzata presumibilmente durante l’ultima grande persecuzione dei cristiani da parte dell’Impero romano, quella di Diocleziano. La storia del suo martirio, della sua fermezza di ragazzina di fronte ai soldati, colpì da subito i cristiani di Roma; ma col tempo questa storia si arricchì anche di particolari leggendari. ​ Ecco, per illustrare tutta la tradizione relativa a S. Agnese con un grande affresco che occupasse tutta la facciata anteriore, fu chiamato il pittore ligure Nicola Neonato: egli con vari quadri dipinse gli episodi della “leggenda di S. Agnese”, cominciando dal basso e arrivando, nel punto più alto dell’affresco, all’”apoteosi” della santa. Questo è l’affresco che attualmente necessita di maggiori restauri: i colori si sono sbiaditi con gli anni, soprattutto quelli più esposti al sole; l’umidità e il gelo invernale hanno cominciato a staccare alcuni pezzi dell’intonaco. In parrocchia ci si è attivati dal 2007 per reperire i fondi attraverso la Legge Regionale che destina l’8% degli oneri di urbanizzazione al restauro degli edifici di culto. Essendo un’opera che ha più di 50 anni, i tempi per la concessione dei permessi di restauro da parte delle varie sovrintendenze si sono allungati. Ma si conta che il restauro possa realizzarsi nei primi mesi del 2011. All’interno della chiesa invece ci sono quattro grandi affreschi, opera del pittore comense Alberto Bogani, da alcuni critici considerati i suoi capolavori nel genere per l’ampio respiro, la maturità teologica e l’originalità della tecnica. Essi sono stati commissionati dai Padri Pavoniani ed eseguiti negli anni tra il 1979 e il 1981. Recuperando una tradizione artistica che risale ai primi secoli della Chiesa, vogliono illustrare il mistero che si svolge all’interno dell’edificio sacro: una comunità viene radunata dalla potenza di Cristo morto e risorto, e in questo modo diventa essa stessa Corpo di Cristo in cammino verso il Regno. ​ Perciò i fedeli radunati per l’Eucaristia vedono davanti a loro il dipinto del Crocifisso (che sostituisce anche la presenza del grande crocifisso che sempre si trova appeso alla vista dei fedeli nelle altre chiese). Però è il Cristo crocifisso raccontato nel vangelo secondo Giovanni (19,25-27) che sulla croce dà vita alla sua comunità, rappresentata iconicamente dalla figura della madre e del Discepolo amato, che si danno la mano. Al di sopra del Crocifisso si trovano le raffigurazioni del vegliardo e della colomba, simboli del Padre e dello Spirito Santo, a coinvolgere tutta la Trinità nel mistero di quell’offerta di vita che il Figlio mette in atto. ​ I due malfattori, poi, che i vangeli racconta furono giustiziati quel giorno insieme a Gesù, diventano una serie infinita di crocifissi, sfumando in un’illustrazione, questa non tradizionale, delle croci del nostro tempo (o almeno degli anni a cavallo tra i ’70 e gli ’80 del secolo scorso, quando l’affresco fu eseguito): la guerra e la violenza, la droga, la prostituzione e altre forme di schiavitù, le conquiste spaziali a fronte della fame nel mondo. ​ Guardando questo affresco di fronte a sé, i fedeli hanno poi alla propria sinistra una rappresentazione del Corpo di Cristo (la Chiesa, rappresentata incastonando il popolo dei cristiani nella figura di Gesù) che riceve vita dai sette sacramenti; a destra la raffigurazione della Chiesa popolo di Dio che su questa terra è in cammino verso il Regno (il volto di Cristo è l’astro che guida il cammino) in compagnia dei santi che già fanno corona in Paradiso. Interessante è notare come per questi due affreschi il pittore si servì, come modelli, di parrocchiani di S. Agnese, a suggerire che proprio di quella Chiesa concreta, fatta delle persone reali del quartiere, si sta parlando. ​ Infine, sulla parete alle loro spalle, il pittore Bogani ha pensato di recuperare una tradizione almeno altomedievale, e di fornire una sua illustrazione dell’Apocalisse, l’ultimo libro della Bibbia. Così ai cristiani che escono di chiesa è ricordato che dovranno lottare per continuare a credere dentro un mondo con molti aspetti tenebrosi, ma consapevoli che in realtà in questo mondo è all’opera la luce di Cristo che li guida e dà una direzione alla loro speranza. Nel 1983 il pittore Bogani si impegnò anche a illustrare in 14 grandi quadri una via crucis per la chiesa: una via crucis che presenta alcuni aspetti che si discostano dalla tradizione per recuperare una maggiore fedeltà al racconto dei vangeli.

  • VITA DA PRETE

    Quando e Dove Ottobre 2022 ​ VITA DA PRETE LA FRATERNITA' SI VIVE IN CASA Riportiamo l'articolo di Ylenia Spinelli presente sul numero di ottobre 2022 della rivista IL SEGNO relativo alla fraternità ecclesiale dei sacerdoti della nostra Comunità Pastorale Cenacolo.

  • GRUPPI ed ASSOCIAZIONI | Pastorale_Cenacolo

    gruppi ED associazioni COMUNITA' PASTORALE Pentecoste Resurrezione Santa Agnese Santa Lucia GRUPPI ED ASSOCIAZIONI OPERANTI IN QUARTIERE A.N.P.I. Quarto Oggiaro v. Vittani 5 APS UNISONO - SPAZIO BALUARDO v. Lessona 43/10 ERRANTE APS v. Capuana 3 FONDAZIONE PERINI v. Aldini 72 NUOVA UMANITA' v. Roma 14 Albiolo (CO) QUARTO OGGIARO VIVIBILE v. Lessona 13 SCOUT MI 8 - AGESCI v. Arsia 5 ACLI SANTA LUCIA v. De Roberto 20 ASSOCIAZIONE VILLA APERTA v. Capuana 7 FONDAZIONE ARCA ONLUS v. Mambretti 33 IL LABORATORIO SCS v. Pascarella 20 PARCO CERTOSA APS v. Perini 20 QUARTO WEB --- SPAZIO AGORA' Piazzetta Capuana AMBIENTE ACQUA ONLUS v. Pascarella 33 CIRCOLO ARCI ITACA v. Capuana 7 FONDAZIONE ARCHE' v. Vialba 99 MUNICIPIO 8 v. Quarenghi 21 Parrocchia SANTI NAZARO e CELSO v. Aldini 33 QUBI Quarto Oggiaro ---

  • PODCAST 011

    EVENTO COLLEGATO QUARESIMA 2024 Incontri dei venerdì di quaresima 2024 in villa SCHEIBLER nell'ambito del progetto culturale: 2024 IL VANGELO AL FIANCO DEGLI ULTIMI DELLA TERRA NEL CAMMINO VERSO LA PACE. 01 MAR 2024 Prof. G. Rabaiotti 00:00 / 52:29 LA CITTA’: OGGETTO DEL DESIDERIO O OPPORTUNITA’ DI RELAZIONE E CURA RECIPROCA? 15 MAR 2024 Dott. I. Vitali 00:00 / 48:07 LA CONDIVISIONE DELLE RISORSE DEL PIANETA: UTOPIA O OBIETTIVO REALIZZABILE? 08 MAR 2024 Dott.ssa B. Rizzi 00:00 / 57:59 IL CORPO: SCHIAVO DELL’EFFICIENZA O CUSTODE SACRO DELLA PERSONA?

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