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   Quando e Dove    

25 NOVEMBRE

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GIORNATA CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE


Ti è mai capitato in una relazione di coppia ti sia stato impedito di frequentare gli amici e le amiche?

  • “Io e te stiamo bene da soli …”

  • “Devi sempre pensare a me …..”

  • “Devi solo stare con me ..”

Ti è mai capitato che qualcuno ti raccontasse che il partner sminuisce o svalorizzi davanti ad altre persone, azioni o scelte della moglie/compagna/ fidanzata?

  • “Sei tu che mi fai innervosire …”

  • “Quando sono nervoso devi stare zitta …”

  • “Non mi capisci …”

  • “Se litighiamo è colpa tua …”

  • “Sei grigia come la vita che mi fai fare”

  • “Guardati, sei impresentabile!”

  • “Una donna dovrebbe saperlo fare, ma tu no!”

  • “Vuoi lavorare e poi la casa fa schifo e come madre fai pena!”

Hai mai dovuto, perché preteso da un fidanzato, compagno o marito, le password dei profili social e di controllare i tuoi contatti?

  • “Dove sei stata ….”

  • “Perché arrivi a quest’ora…”

  • ”Con chi sei stata …..”

  • “Chi è quel collega ….”

Ti è mai capitato che una tua amica o conoscente ti raccontasse che durante un diverbio o discussione il fidanzato o marito o compagno, tirasse uno schiaffo o un oggetto in preda alla rabbia?

  • “Mi ha dato uno spintone, una sola volta…. , ma questa non è vio­lenza…”

  • “Abbiamo litigato, mi ha dato una sberla…. ma sono stata io a pro­vocarlo, è colpa mia che sono arrivata in ritardo……”

  • “Mi ha picchiato… ma poi mi ha fatto un regalo bellissimo…”

  • “Mi ha dato un pugno, ma in ginocchio mi ha chiesto scusa, non sa nemmeno lui perché a volte accade….non è colpa sua…”

  • “Poi è successo altre volte… non spesso ... e io ho pensato che era nervoso ma che da sposati sarebbe stato più sereno e avrebbe smesso, invece ora è peggio, si sente di poterlo fare..…”

Hai mai visto insultare una donna alla guida o per strada usando epiteti sconvenienti?

Ti è accaduto o hai saputo che qualcuna sia stata discriminata in contesti lavorativi perché donna o madre?


TUTTE QUESTE SITUAZIONI RAPPRESENTANO DEI CAMPANELLI DI ALLARME DA NON SOTTOVALUTARE.

Il 25 novembre è la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. Secondo i dati ISTAT, in Italia il 31,5% delle donne tra i 16 e i 70 anni (6 milioni 788 mila) ha subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale. La maggior parte di loro dichiara di aver subito forme multiple di violenza. Le forme più gravi di violenza sono esercitate da partner, parenti o persone conosciute.

 

Per questo è importante tenere alta l’attenzione sul fenomeno della violenza; a questo proposito Papa Francesco scrive:

 

“…per quanto ci siano stati notevoli miglioramenti nel riconoscimento dei diritti della donna e nella sua partecipazione allo spazio pubblico, c’è ancora molto da crescere in alcuni paesi. Non sono ancora sradicati costumi inaccettabili. Anzitutto la vergognosa violenza che a volte si usa nei confronti delle donne, i maltrattamenti familiari e varie forme di schiavitù che non costituiscono una dimostrazione di forza mascolina bensì un codardo degrado. La violenza verbale, fisica e sessuale che si esercita contro le donne in alcune coppie di sposi contraddice la natura stessa dell’unione coniugale...”.

(Papa Francesco in Amoris Laetitia n°54)

 

Cosa fa Caritas a favore delle donne maltrattate e sopravvissute alle violenze?

 

Nel 1994 la Caritas Ambrosiana ha aperto l’Area Maltrattamento e Servizio disagio donna (SE.D) con l’obiettivo di prevenire la violenza contro le donne, lavorando sul contesto culturale che la genera e contemporaneamente di offrire alle donne protezione e accompagnamento in un percorso di autonomia.

Dal 2017 l’intervento è svolto in sinergia con la Farsi Prossimo ONLUS.

Il SE.D è riconosciuto da Regione Lombardia come Centro Antiviolenza ed è parte della rete antiviolenza regionale.

Il SE.D accompagna la donna “attraverso la relazione di aiuto donna con donna” a scelte consapevoli per costruire un percorso di autonomia, salvaguardando il suo diritto e quello dei suoi figli a uscire dalla sfera della violenza domestica per ritrovare benessere e serenità.

 

Le azioni messe in campo gratuitamente:

·         Ascolto e accoglienza delle donne da parte di professioniste

·         Presa in carico delle donne sopravvissute alla violenza, da sole o con figli elaborando progetti individuali.

·         Consulenza legale e psicologica

·         Ospitalità in strutture protette a indirizzo segreto per mettere la donna in protezione

·         Collaborazione con le forze dell’ordine

·         Attività di sensibilizzazione e prevenzione attraverso progetti rivolti alle scuole, alle comunità parrocchiali, centri ascolto, gruppi giovanili, agli operatori del pubblico e del privato sociale,.

 

Si può contattare il SE.D. telefonicamente, dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00 ai numeri: 02.76037.352 – 3371175658. Oppure si può inviare un’email a: donne@farsiprossimo.it

 

NUMERO VERDE NAZIONALE ANTIVIOLENZA 1522

 

I COMPORTAMENTI VIOLENTI NON SONO MAI GIUSTIFICABILI. 




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